giovedì 17 marzo 2011

Recensione Kitsch - Mentre tutto collassa

Prismopaco - 2010

La nostra società, diciamolo francamente, fa schifo. Ci viene "data" la possibilità di scandire il concetto attraverso le forme più vicine al nostro io, ma la sostanza rimane la medesima. Ammettiamolo con piacere però, non sono poche le persone con la voglia di combattere, eppure nulla da fare... non basta. "Non basta... non basta..." è proprio questo quello che vogliono dirci i Kitsch, nuove leve che, con il loro primo album, si uniscono alla lotta scuoti torpore.
Con "Mentre tutto collassa", infatti, si cerca di riattivare gli stimoli sopiti, dando spunti di riflessione da cui trarre le proprie conclusioni, a chi, per colpa di propri o terzi fattori, si sta facendo schiacciare dal sistema. Le parole, di conseguenza, sono il punto focale del disco, investendo il messaggio come ruolo primario della loro unione artistica e lasciando i suoni a rinforzo di esso, puntando altresì su un rock privo di fronzoli. Niente espressioni prese per vie secondarie o vestite con abiti troppo eleganti per rappresentarle, quì si va dritti al dunque nel modo più diretto e limpido possibile. I Kitsch vogliono scatenare una reazione, combattere, non rimanere a guardare... a volte cadono nella retorica, ma il fatto è questo: i problemi non cambiano e pertanto è necessario insistere.
Insomma, chi pensava che il rock impegnato fosse ormai morto si ricrederà con questo lavoro in bilico tra il kunderiano "L'insostenibile leggerezza dell'essere" e il "Gusto degli altri" di Agnès Jaoui, ma, anche se qualitativamente considerevoli, non spiccano più del dovuto. C'è l'urgenza di denunciare, l'energia della voglia di cambiamento e il bisogno di prendere i mali per le palle, tuttavia poco altro probabilmente riuscirà a farli rimanere in maniera duratura tra i nostri ascolti, benché tale aspetto non sia tra le loro priorità. Questo lavoro però, vale la pena di essere ascoltato, anche solo per renderci conto che è proprio quel "mentre" a inizio titolo a fare più paura di tutto.

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