sabato 12 marzo 2011

Doppia data de LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA Mercoledì 16 e Giovedì 17 Marzo al Circolo Degli Artisti

 Mercoledì 16


aftershow dj set
Ctrl Lose Control


porte/botteghino
20:30
concerti
21:30


ingresso
15 euro + 2,25 euro d.p.

 Giovedì 17


porte/botteghino
20:30
concerti
21:30


ingresso
15 euro + 2,25 euro d.p.


dalle 23:00
ingresso
8 euro + 1,50 euro d.p.


Andare A Quel Paese Travel Party & Loose Habit
presentano
AFRIKA BAMBAATAA
The Amen-Ra of Universal Hip Hop Culture Father of the Electro-Funk Sounds (KLB)


preshow dj set
Soul Deep Crew


aftershow dj set
3 Untitled Djs



LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA.

Dopo i fiumi di parole e i meritati elogi della stampa, i premi della critica tra cui il premio Tenco come Miglior Opera Prima e gli innumerevoli spettacoli dal vivo, torna Le luci della centrale elettrica, il progetto musicale del ferrarese Vasco Brondi, che presenterà il nuovo disco “Per ora noi la chiameremo felicità”. Prepotentemente entrato nell’immaginario intellettuale collettivo italiano nel 2008 col disco di debutto Canzoni da spiaggia deturpata, si ripresenta citando una frase di Leo Ferrè Per ora noi la chiameremo felicità. A Roma lo aspetta una doppia data al Circolo Degli Artisti, Mercoledì 16 e Giovedì 17 Marzo. E, per non farci mancare nulla, Giovedì 17, dopo il suo live, arriva il leggendario AFRIKAA BAMBATAA.

Il giovane artista ferrarese Vasco Brondi, che del progetto Le luci della centrale elettrica è l’ideatore, svela e spiega così il titolo del suo secondo album: “C’è una frase di Leo Ferrè che mi ha colpito, La disperazione è una forma superiore di critica, per ora noi la chiameremo felicità. Ecco il titolo arriva da lì. Le canzoni parlano di lavori neri, di licenziamenti di metalmeccanici, di cristi fosforescenti, di tramonti tra le antenne, di guerre fredde, di errori di fabbricazione, dei tuoi miracoli economici, di martedì magri e di lunedì difettosi, di amori e di respingerti in mare, insomma delle solite cose. C’è questa orchestra minima, di quattro persone in una stanza, di archi negli amplificatori, di chitarre distorte, di organi con il delay, di acustiche pesanti e di parole nei megafoni”.

A conferma del fatto che Le luci della centrale elettrica è un progetto in continua evoluzione, hanno suonato in questo disco Stefano Pilia dei Massimo Volume, Rodrigo D’Erasmo degli Afterhours ed Enrico Gabrielli dei Calibro 35, Vinicio Capossela e Mike Patton. Una sorta di collettivo in cui Vasco Brondi è il comune denominatore. La produzione artistica di questo disco è de Le luci della centrale elettrica, con la preziosa ed attenta partecipazione di Giorgio Canali e Paolo Mauri. La copertina e il booklet del disco sono stati disegnati e impostati da Andrea Bruno, uno dei più importanti disegnatori underground italiani (Premio Micheluzzi, migliore disegnatore 2010 al Comicon di Napoli).

Per ora noi la chiameremo felicità è un disco autoprodotto, registrato per buona parte in casa, non per niente parla anche dei fallimenti delle case discografiche.

Vasco Brondi è nato nell’inverno 1984. Con lo pseudonimo Le Luci Della Centrale Elettrica ha pubblicato il disco “Canzoni da spiaggia deturpata” con cui si è affermato nel panorama musicale nazionale, riscuotendo un enorme consenso di pubblico e di critica. Nel 2008 ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui il prestigioso Premio Tenco come Miglior Opera Prima. Per RollingStone è tra i dieci dischi più importanti del decennio. Nell’ottobre 2009 è uscito per Baldini Castoldi Dalai il suo primo libro “Cosa racconteremo di questi cazzo di anni zero”.


AFRIKA BAMBAATAA

Afrika Bambaataa è considerato il padre fondatore della cultura Hip Hop nel mondo e fondatore della Zulu Nation e figura fondamentale della diffusione del verbo rap. Dei tre personaggi famosi che compongono la trinità della musica Hip Hop – DJ Kool Herc, Afrika Bambaataa e Grandmaster Flash – la storia più avvincente è quella di Bambaataa Kahim Asim. La sua storia narra di un feroce signore della guerra, che durante le faide tra gang della New York degli anni '70, riuscì ad emergere facendo nascere la mitica figura del "Bam" nel passaggio dalla guerra tra gang alla guerra dello stile proprio del rap.

Fonda poi la Universal Zulu Nation, la prima organizzazione comunitaria dedita all’educazione e al miglioramento delle condizioni di vita nelle comunità di colore, all’insegnamento della cultura Hip Hop e alla sacra religione del divertimento. In seguito con il ruolo di dj,  arriva in tutte le zone underground di NYC e quando sale in consolle, scatena gli animi dei giovani con ritmi incredibili miscelando musica funk, salsa, rock, sopra i discorsi di Malcolm X. E così riesce a creare la sua fama come dj più eclettico della città e in quegli anni, ad ogni weekend, Afrika Bambaataa inventa un sound tutto nuovo dove i protagonisti assoluti sono il divertimento e ritmo, con il  motto “Pace, Amore, Unità e Divertimento”.



http://www.leluci.net/
http://www.myspace.com/lelucidellacentraleelettrica
http://www.zulunation.com/afrika.html
http://www.circoloartisti.it
http://www.facebook.com/circolodegliartisti

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CIRCOLO DEGLI ARTISTI
Via Casilina Vecchia 42 - Roma
06 70305684; info@circoloartisti.it
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