giovedì 30 agosto 2012

XABIER IRIONDO: svelati gli ospiti di ‘IRRINTZI’

L’11 Settembre uscirà ‘Irrintzi’ di Xabier Iriondo.
In questo viaggio Xabier e’ stato accompagnato da alcuni musicisti di differenti aree musicali: membri di Afterhours (Agnelli, Prette, Dell’Era), Paolo Tofani (AREA), Roberto Bertacchini (Starfuckers), Cristiano Calcagnile (S.Bollani), Bruno Dorella e Stefania Pedretti (OVO), Gianni Mimmo (raffinato sax soprano), Gaizka Sarrasola (musicista basco che spazia dal folk alla musica di ricerca). L'artwork della cover è ad opera di Valentina Chiappini.



A PERFECT DAY FESTIVAL - RADIO2 trasmettera in diretta dall'area del festival durante l'evento per we



31 agosto, 1° settembre e 2 settembre presso il Castello Scaligero di Villafranca di Verona (VR)


RAI-RADIO2, LA RADIO PARTNER DEL A PERFECT DAY FESTIVAL, L’EVENTO PIU’ ATTESO DELL’ESTATE ITALIANA, TRASMETTERA’ IN DIRETTA ED IN ESCLUSIVA DALL’AREA DEL FESTIVAL DURANTE LE TRE GIORNATE DELLA MANISFESTAZIONE CHE SI TERRA’ ALL’INTERNO DEL CASTELLO DI VILLAFRANCA DI VERONA

RAI-RADIO2 TRASMETTERA’ I CONCERTI DI THE KILLERS (31/8), FRANZ FERDINAND (1/9) E SIGUR ROS (2/9) ED INOLTRE PARTE DEL PALINSESTO DELLE TRASMISSIONI DEL WEEK END ANDRANNO IN ONDA DAL PULMAN VETRINA DELLA RADIO CHE SARA’ ALLOGGIATO NELL’AREA DEL FESTIVAL.

Qui la programmazione che andrà in onda nei giorni del festival direttamente dall’area concerti:

 
IL CAST DELL’EVENTO:


GLI ORARI DI ESIBIZIONE DELLE BAND PROTAGONISTE:


JENNIFER GENTLE feat. ALBERTO & LUCA FERRARI (Verdena): tre date insieme

Un supergruppo? Un esperimento?
A tre anni di distanza torna questa originale esibizione dei Jennifer Gentle, somma di due tra le band più importanti ed incisive del panorama nostrano: da una parte i Jennifer Gentle con Marco Fasolo e Liviano Mos, dall'altra Alberto e Luca Ferrari dei Verdena.

Una collaborazione che nasce dalla voglia di divertirsi, improvvisare, sperimentare e scoprire punti di contatto tra artisti che da sempre sono legati da un profondo legame di amicizia, rispetto e stima. Il risultato della serata è psichedelia e ricerca, un viaggio in cui verranno reinterpretate le canzoni dei Jennifer Gentle, un evento unico che esprime la voglia di unire lo spirito di due band uniche per storia e riscontri sia in Italia che all'estero.

Jennifer Gentle: l'unica band italiana a far parte della scuderia della Sub Pop Records, storica etichetta che ha ricoperto e ricopre un ruolo fondamentale nella storia della musica rock dagli anni ‘90 a oggi e che ci ha fatto conoscere bands come Nirvana, Fleet Foxes, The Shins, Mudhoney. 

Verdena: una delle più potenti macchine rock italiane, capace di essere delicata e al tempo stesso robusta e tagliente. I Verdena rappresentano forse la migliore espressione di quanta forza, originalità, istinto e soprattutto potenza possa ancora avere il rock italiano (cantato in italiano). Dopo le oltre 80 date che li hanno consacrati come protagonisti assoluti della scena alternative rock italiana del 2011, Verdena, come loro solito, si  ritireranno dalle scene per rientrare in studio e cominciare a lavorare ad un altro nuovo disco. Nel frattempo è uscito un libro “Un Mondo del Tutto Differente” di Emiliano Colasanti, che racconta le vicende che hanno portato alla nascita di WOW, il loro quinto album, caso discografico del 2011.


Ecco le date:
31 Agosto 2012 Summer Rock, Creazzo (VI)
01 Settembre 2012 Koko Live Club - Arena Estiva, Castelletto Cervo (BI)
14 Settembre 2012 Asolo Free Music Festival, Asolo (TV)

Line Up on stage:
Marco Fasolo (Jennifer Gentle): chitarra e voce
Liviano Mos (Jennifer Gentle): tastiera e cori
Alberto Ferrari (Verdena): basso, chitarra, voce
Luca Ferrari (Verdena): batteria

venerdì 24 agosto 2012

Reset Festival 2012: Fammi Sentire!



Il _resetfestival torna a Torino venerdì 7 e sabato 8 settembre 2012 per la quarta edizione titolata FAMMI SENTIRE.

Forte della sua storia e della sua formula - 6 aree dedicate, 60 band partecipanti e 25 mila spettatori per l’edizione 2011 – il _reset è l’unico festival nel suo genere, autofinanziato e gratuito per il pubblico, che non cede alle lusinghe del mainstream o a ciò che è già affermato. L’obiettivo è dare lo spazio, i mezzi e un tempo dedicato ad artisti e progetti nuovi ridisegnando il concetto di piazza per la musica: tutto ciò che è emergente trova spazio in un luogo esteso come Piazza Vittorio. La piazza della città, solitamente riconosciuta come location per l’esibizione di artisti celebri ed eventi di brand, diventa, grazie a _reset, palcoscenico di ciò che merita attenzione a prescindere dalla notorietà.

Il 7 e l’8 settembre Torino sarà cornice di musica nuova e punto di riferimento per il circuito indipendente della penisola. Jazz, rock, elettronica, pop, in set acustico o elettrico, in solo, in duo o con una band: il _reset accoglie ogni genere e ogni formazione e diventa il luogo di una triplice possibilità, quella degli artisti di farsi sentire, quella degli addetti ai lavori di ascoltare e poter scoprire nuovi talenti e quella del pubblico di incontrare ciò che piace e sperimentare ciò che non si conosce. Un festival che esce dagli schemi tradizionali degli headliner e dei main stage, termini che danno per scontato la maggiore attrattiva di alcuni gruppi rispetto ad altri, per offrire spazio agli emergenti, cercando per ciascuno la collocazione ottimale.

Ecco quindi che il _resetfestival vol.4 per l’edizione #FammiSentire si amplia rispetto alla cornice consueta di Piazza Vittorio, portando eventi diversi in luoghi altrettanto diversi.

Dalle 17 alle 24 spazio ai concerti delle tre aree di Piazza Vittorio. Sul palco saliranno tra gli altri:

_ Venerdì 7: ExXtra, We Are Waves, Le Maschere di Clara, The Chicless, Arturocontromano e Thomas;

_ Sabato 8: Levante, Daniele Celona, Ila Rosso, Francesco C, Nymphea Mate, The Grooming, Karenina, Zocaffe, Toxic Tuna e Garden of Alibis.

La piazza sarà protagonista anche degli aperitivi serali, che coinvolgeranno tutti i locali dei celebri portici in un abbraccio di accoglienza ad artisti e pubblico.

Ogni pomeriggio il _reset sarà inaugurato alle 16.00 da artisti jazz e di classica contemporanea selezionati tramite il web per creare quell’atmosfera di intimo ascolto che ha decretato il successo di eventi come gli House Concert nell’insolita cornice del cortile della Fondazione Accorsi, in Via Po 55.
Le due giornate del festival si concluderanno invece con i decibel e l’innovazione di scena dalle 23 alle 3 del mattino negli spazi dell’arte, del design e della cultura di Bunker (Via Paganini, 0/200): il venerdì sera vedrà sul palco Barriera Hip-Hop (capitanato da Mastafive), Serpenti, 2 Fat Men e il sabato 10135, Killanation e Nadàr Solo. Ad accompagnare le esibizioni live al Bunker ci saranno poi dj set e live set di Gemini Excerpt DjLiveSet, Melody Makers, Saim0n, The Recommended, Giuliano Di Bello e Ste & Tato (RockTv).

_resetfestival crea per l’imminente edizione uno spazio oltre il palco grazie ai workshop presso lo Sharing Torino in Via Ribordone 12: sabato 8 settembre i professionisti di settore, particolarmente sensibili alla nascita di nuove realtà musicali, iscutono sulle tematiche che gravitano attorno alla musica al fine di fornire ai partecipanti reali strumenti per la costruzione e la gestione di una carriera attraverso una risposta a tre domande cardine:

10.30 – 11.45 Musica: DOVE LA METTO?
rispondono: Giordano Sangiorgi (Coordinatore Mei, presidente di Audiocoop), Max Monti (produttore artistico, Quintorigo), Pietro Camonchia (Manager e fondatore di Metatron Group).
In un’epoca in cui la produzione musicale è alla portata di tutti grazie alle nuove tecnologie, la crisi dei negozi di dischi e la non-soluzione degli e-commerce, unita, almeno in Italia, ad una diffusa mancanza di curiosità da parte del pubblico, il vero dubbio di ogni musicista nasce su temi come la distribuzione e il posizionamento della musica. E allora, la musica nuova che nasce dal basso, album o EP, cd, vinili o file, su quale vetrina ha senso provare a posizionarla? Nei negozi di dischi? All’autogrill a fianco della collection dei Queen e Gigi D’Alessio? Su i-Tunes e altri digital store? Al banchetto nei concerti?

12.00 – 13.15 Musica: COME LA PRESENTO?
rispondono: Salvatore Perri (CEO, Dunter), Giuseppe Ravello (CEO, Sounday Music).
Riuscire a farsi sentire in rete non è così facile! Il web insegna che a vincere sono due logiche: il denaro investito in un posizionamento/intasamento o la creatività (come quella degli OK GO con videoclip incredibili). Nell’attesa che almeno un membro della band diventi ricchissimo o che tra tutti si sforni l’idea del secolo, come si deve muovere in rete una band nel 2012? Un grandioso sito web? Mille profili social? Trovate di marketing o sistemi di coinvolgimento dei possibili fan?

13.30 – 14.45 Musica: DOVE LA SUONO?
rispondono: Melania Erigoni (organizzatrice, Keep On), Sem Ronzoni (fondatore, SplitGigs).
Riuscire a suonare in Italia è diventato sempre più difficile: l’investimento da parte dei locali si è ridotto e sempre più spesso si sostituisce la musica dal vivo con i dj. Le situazioni pubbliche, come i festival estivi, hanno subito una contrazione notevole e raramente investono su formazioni “senza nome”. I booking sono subissati di richieste e sempre meno propensi ad investire sul rischio di una nuova formazione. Che fare? House concert? Scambio di date con altre formazioni? Emigrare all’estero? Suonare gratis rinunciando ad ogni idea di vivere di musica?

I workshop, gratuiti ma con ingresso limitato, saranno accompagnati da degustazioni offerte da M**BUN e WOK’N’ROLL. Per info e prenotazioni scrivere a info@reset.to.it con oggetto mail partecipazione workshop.

La musica del _reset nasce come playlist condivisa dall’Associazione Culturale VERVE, anima organizzativa del festival, e dagli addetti ai lavori dello scenario torinese e milanese. L’edizione 2012 ad oggi vede la collaborazione di Fondazione Arezzo Wave, Keep On, Metatron, M**BUN, Wok’n’Roll, Mei, Sounday Music, SplitGigs, Novelune, Simultanee, Urban The Best, Dunter, Sharing Torino, Bunker, Pepper Music, Barriera HipHop, La Goccia, Livinpics, Miscela Rock Festival, Officine Brand, Pronto Taxi 5737, Wok’n’roll, Audiocoop Piemonte, Torino True, Mole24, la partecipazione di Aperol Spritz, Dada Service, FattoreQ, Merula, Undesign, Livinpics, il supporto dell’Associazione Commercianti di Piazza Vittorio e la collaborazione di un gran numero di persone tra tecnici e personale organizzativo: tutti musicisti e parte integrante di quel panorama artistico cui il festival vuole dare voce.


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info e contatti
www.reset.to.it
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Facebook: facebook.com/resetlabel
Twitter: @_resetfest
Pinterest: pinterest.com/resetfest
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mercoledì 22 agosto 2012

MOGWAI Nell'attesa di vederli live ad A Perfect Day Festival il 1° Settembre raccontano su Twitter quello che bevono e mangiano o vorrebbero... E contest KOMA Electronik

Come molti (forse) sanno i Mogwai (band che ha anche realizzato le musiche per un documentario su Zinedine Zidane) sono dei grandi appassionati di cibo e di bere...
Ecco perché con la scusa del tour per il mondo hanno deciso di aprire due canali Twitter per raccontare a loro tanti ed appassionati fans quello che mangiano e bevono (o quello che vorrebbero..) quando sono in tour...

Su Twitter: @mogwaieat & @mogwaidrink

Nel frattempo sempre al rumoroso gruppo Scozzese la celebre società di effetti sonori Berlinese KOMA Electronik ha customizzato i pedali dei Mogwai (vedi foto sotto), di questi pedali dati alla band per suonare dal vivo ed in studio, ne sono stati scelti due che sono stati autografati dal gruppo e messi in palio sul canale Facebook della stessa KOMA Electronik (http://www.facebook.com/KOMAelektronik) come contest, per vincere andare su canale della KOMA Electronik e seguire le istruzioni. I Vincitori verranno annunciati il primo di Settembre, proprio il giorno in cui i Mogwai suoneranno al Castello di Villafranca Di Verona insieme a Franz Ferdinand, The Vaccines e Palma Violets.

Notizia importante riguardo all’apparizione al festival dei Mogwai: la band presenterà un set completo come un vero e proprio concerto quindi si attendono lunghe suite cui i nostri ci hanno abituato da sempre, non un set da 60 minuti ma un vero e proprio show completo!


Ascolta i mogwai live in radio a Seattle presso la mitica KEXP Radio:  



domenica 12 agosto 2012

UFOMAMMUT: svelati la copertina e la tracklist di OPUS ALTER in uscita il 17 Settembre per Neurot Recordings

Avendo già annunciando l'arrivo del secondo capitolo di ORO - Opus Alter, in uscita il 17 settembre su Neurot Recordings,
ora possiamo orgogliosamente svelare la splendida copertina creata ancora una volta dalla forza inarrestabile del collettivo Malleus

ECCO LA TRACKLIST COMPLETA DI OPUS ALTER:

1. Oroborus
2. Luxon
3. Sulphurdew
4. Sublime
5. Deityrant

Inoltre un nuovo video trailer è disponibile, ancora una volta realizzato da Malleus.

GUARDA IL VIDEO TRAILER DI "LUXON":

Come per tutti gli album precedenti degli Ufomammut, il concept che sta dietro ORO è sfaccettato, mutando il palindromo italiano che si traduce in "oro" con la traduzione latina di "ti prego". ORO esplora il concetto di conoscenza e la sua potenza, il flusso magico controllato dalla mente umana per ottenere il controllo di ogni singola particella del mondo che ci circonda. ORO è il processo alchemico che trasforma le paure umane in pura essenza, in oro. Anche se i due capitoli di ORO vengono pubblicati a mesi di distanza l'uno dall'altro, devono essere considerati come una singola traccia in cui i temi musicali e i suoni appaiono e riappaiono, mutano e si evolvono progressivamente, sino al movimento di frantumazione finale. ORO è un laboratorio alchemico in cui le sostanze scorrono, si dividono e si fonde in dieci passaggi che dagli alambicchi culminano nella creazione di Oro.

Opus Alter amplia la prospettiva del nuovo lavoro di Ufomammut. Partendo dal punto in cui Opus Primum finiva. Opus Alter evolve in profondità in un nuovo territorio devastante e potente, dove il caos è una metamorfosi dal suono cacofonico, fino alla finale risuonano le note, la conoscenza è forgiata e Ufomammut cola oro.


ECCO LE DATE DEL TOUR:

SEPTEMBER
01. ITA . Rock in Riot Festival – Martinengo (BG)

OCTOBER
04. D – Leipzig, UT Connewitz
05. D – Berlin, Bi Nuu – TBC
06.  SWE – Malmo – Krank
09. FI – Turku , Klubi
10. FI – Tampere, Klubi
11. FI – Helsinki, Kuudes Linja
13. NOR – Oslo, Betong
15. D – Kiel, Alte Meierei
16. D – Koln, Underground – TBC
17. NL – Tilburg, 013
18. B – Kortrijk, De Kreun
19. NL – Utrecht, Ekko
21. UK – Birmingham, Supersonic Festival
23. F – Paris, Glazart – TBC
24. F – Poitiers, Le Comforte Moderne
25. F – Bordeaux, Heretic club – TBC
27. P – Porto -Amplifest  (Hard Club)


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Playlist: Hot Club de Paris - Clockwork Toy

venerdì 3 agosto 2012

FUN: Arriva in Italia per un'unica data ad ottobre la band alternative-rock dal successo più clamoroso del 2012

 -“WE ARE YOUNG” FEAT. JANELLE MONAE E’ IL SINGOLO PIU’ VENDUTO NEGLI USA CON QUASI 4.000.000 DI COPIE
-IN ITALIA “WE ARE YOUNG” E’ SECONDO NELLA SINGLE CHART E TRA I BRANI PIU’ SUONATI DALLE RADIO
-IN USA L’ALBUM “SOME NIGHTS” E’ ENTRATO AL #1 DELL’ITUNES CHART ED AL #2 DELLA BILLBOARD ALBUM CHART
-“WE ARE YOUNG” DOMINA LA HOT 100 DELLA BILLBOARD CHART, CON UN BRANO ROCK ALTERNATIVE NON SUCCEDEVA DAL 2008 CON VIVA LA VIDA DEI COLDPLAY


LA BAND ALTERNATIVE-POP DAL SUCCESSO PIU’ CLAMOROSO DEL 2012 ARRIVA IN ITALIA PER UN UNICO CONCERTO!




“SOME NIGHTS”, IL NUOVO ALBUM, E' USCITO IL 22 MAGGIO PER FUELED BY RAMEN/WARNER MUSIC

Guarda il video di “We Are Young”:

Giovedì 18 Ottobre 2012  
 Milano – Alcatraz 
 Via Valtellina, 25 
  Apertura porte Ore: 19.30 - Inizio Concerti Ore: 20.15
 prezzo del biglietto: 20 euro + diritti di Prevendita       
Informazioni su come acquistare i biglietti: 
Ticketone 892.101 www.ticketone.it 
Vivaticket 899.666.805  www.vivaticket.it 
Ticket.it 02.54271 www.ticket.it  
 
L'organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati  non presenti nei nostri comunicati ufficiali.
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“We Are Young” il primo, energico, potente singolo dei FUN. (sì, col punto finale) con la partecipazione di Janelle Monae, sta riscuotendo un successo clamoroso: è il singolo più venduto negli USA nel 2012 con quasi 4 milioni di copie. In Usa “We Are Young” è da 4 settimane al N°1 della classifica hot 100 di Billboard, in cima alla classifica da 6 settimane  delle top digital song e domina anche la classifica “Top On-Demand Songs” di Billboard. L’Italia  conferma il trend mondiale: “We Are Young” è infatti  al N°2 della classifica dei brani più venduti e uno dei maggiori successi radiofonici del 2012.  Il brano anticipa il nuovo album “Some Nights” in uscita il 22  maggio. “We Are Young” è un inno alla giovinezza epico, leggero, gioiosamente pop, divertente come il nome della band e con un ritornello che difficilmente si toglie dalla testa. In America il brano sta riscuotendo un successo clamoroso: trainato da una performance del cast di Glee (http://bcove.me/usgye9r0) e da uno spot TV andato in onda durante il SuperBowl, “We Are Young” è anche uno dei brani più suonati dai maggiori network radiofonici americani. I FUN. sono nati dall’incontro tra il cantante Nate Ruess ex leader dei The Format, Jack Antonoff ex frontman degli Steel Train e Andrew Dost degli Anathallo. Il loro  album d’esordio nel 2009 è stato Aim & Ignite. Un anno dopo l’uscita dell’album, sono in tour con i Paramore come opening act e suonano al Coachella al pari di The Strokes e Jay-Z. Spinti dall’etichetta discografica (la Fueled By Ramen che scoprii Paramore e Panic At The Disco) e dal management a fare una lista dei possibili produttori con cui avrebbero voluto lavorare per il secondo lavoro, Nate decide di studiare i crediti degli album che ama di più. Il nome che continua a comparire è Jeff Bhasker. Il leggendario produttore di Alicia Keys e Kayne West, premiato anche ai  Grammy, era impegnato in quel momento con l’ album di Beyoncè e i FUN. temono di non riuscire neppure a incontrarlo. Il momento giusto arriva una sera tardi al The Bowery Hotel, è lì che Nate si gioca la sua chance. “Jeff non è stato molto.. come dire… caloroso. Aveva lavorato al disco di Beyoncè tutto il giorno, e le vibrazioni che mi arrivavano erano davvero di chiusura nei miei confronti…ma sia ringraziato il cielo per l’ alcool. Siamo finiti con l’andare d’accordo e visto che ero brillo e completamente senza vergogna, ho deciso di cantargli quello a cui stavo lavorando. E gli ho cantato il ritornello di "We Are Young" in modo abbastanza sguaiato e stonato. E lì ho scoperto che a Jeff succede questa cosa quando qualcosa lo eccita: gli occhi gli brillano ed è come se le sue orecchie si muovessero verso il punto più alto della nuca.. Mi ha detto ok, dobbiamo lavorare insieme”. E così è stato, come afferma Jack: “Jeff ci ha spinto a forza oltre ogni limite. Ci ha aiutati a fare qualcosa di molto più grande di quello che avremmo mai potuto fare da soli”.
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Siti web:
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Recensione Low Frequency Low - Mission

Foolica Records - 2012

Abbandonate in parte le sonorità indie party harder, i Low Frequency Club tornano, a due anni di distanza da West Coast, con un nuovo lavoro intitolato Mission maggiormente incentrato sulle attitudini elettroniche del suono di fine anni '90 (prima metà del disco) e anni '80 (seconda metà del disco). Chiudono le fonti di luce, saturano l'aria di mistero mandando così i nostri tessuti nervosi in ipossia e, una volta fatti schiavi di una sorta di stordimento ipnotico, scateneranno un personale mondo sonoro basato sui lati oscuri dei rimandi sopracitati.

D'altronde proprio il campo visivo gioca un ruolo primario in questo nuovo lavoro del trio bresciano, in quanto, come secondo loro stessa ammissione, esse sono state il motore da cui successivamente è fluito l'insieme di note.

Non pensate però che i tre abbiano perso il proprio groove distintivo, perché esso, pur presentandosi  sotto vesti più elettriche e meno pop, è ancora prospero tra le strutture e non mancherà di farvi sortire i suoi effetti.
Ovviamente, non è difficile rendersene conto, la predisposizione originaria ha mutato i suoi corsi, ma il pulsante gioco di ritmiche, ora più sincopato e claustrofobico, riuscirà a trovare i consensi anche degli estimatori dei LFC prima fase.

D'altro canto non si può certo dire, infatti, che durante lo scorrere di Mission manchi il tempo di agitare gli arti, anche se probabilmente non vedrete il vostro circondario mentre lo fate, ma a cosa vi serve il senso oggettivo della vista quando ci pensa quello che state ascoltando a passarvi moltitudini di immagini?.

Tuttavia, tra tanti punti a favore, una falla c'è ed è riscontrabile in alcuni momenti in cui il tiro perde di intensità; un aspetto, questo, sicuramente meno riconoscibile quando ci si trova in una dimensione live, ma più evidente in un ascolto casalingo.

Battiti, percussioni torbide, tensioni funky, synth, chiusure con tracce di oltre sei minuti, sono solo alcuni degli elementi di questo disco. Chiudete gli occhi, lasciatevi trasportare e scoprirete ascolto dopo ascolto, quanta ricchezza possiede un sound dall'assetto sì “easy listening” ma capace di non risultare scontato.


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Low Frequency Club: http://lowfrequencyclub.it
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giovedì 2 agosto 2012

UFOMAMMUT: nuovo disco, video in anteprima e le prossime date del tour

Il 14 Settembre uscirà Opus Alter, il secondo capitolo di ORO per Neurot Recordings:
ecco il primo video in anteprima e le prossime date del tour


UFOMAMMUT, gli stregoni italiani dal soprannaturale e sconosciuto destino ritornano con la seconda parte di ORO – Opus Alter, cinque mesi dopo Opus Primum per completare il nuovo album e dare a ORO la sua forma finale.

Come tutti i precedenti album di UFOMAMMUT, i concetti dietro a ORO sono molti e sfaccettati, mutando il palindromo italiano che si traduce in “oro” con l’espressione latina “io prego”.

ORO esplora il concetto della conoscenza e del suo potere, il magico flusso prodotto dalla mente umana per ottenere il controllo su ogni singola particella del mondo che ci circonda. ORO è il processo alchemico che trasforma le paure umane in pura essenza; in Oro.

Anche se i due capitoli di ORO sono stati realizzati a distanza di mesi l’uno dall’altro, devono essere considerati come un singolo disco nel quale temi musicali e suoni appaiono e scompaiono, mutano ed evolvono, culminando progressivamente in uno schiacciante momento finale. ORO è un laboratorio alchemico nel quale le sostanze fluiscono, si dividono e si mescolano tra loro fino a formare dieci evoluzioni dagli alambicchi culminando nella creazione dell’ORO.

Opus Alter ha intenzione di realizzare e ampliare la prospettiva del nuovo lavoro degli UFOMAMMUT. Iniziando dove Opus Primum aveva terminato, Opus Alter evolve più in profondità in un nuovo territorio dal devastante potere, dove suoni cacofonici sono metafora del caos e il risuonare delle note finali porta alla conoscenza e gli UFOMAMMUT raggiungono l’ORO.


Guarda il video di Oroborus - primo estratto da Opus Alter:
www.youtube.com/watch?v=avNHxMRhrx0&feature=youtu.be


Ecco le prossime date del tour:
04. D – Leipzig, UT Connewitz
06.  SWE – Malmo – Krank
09. FI – Turku , Klubi
10. FI – Tampere, Klubi
11. FI – Helsinki, Kuudes Linja
13. NOR – Oslo, Betong
18. B – Kortrijk, De Kreun
21. UK – Birmingham, Supersonic Festival

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Ufomammut: www.ufomammut.com
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mercoledì 1 agosto 2012

NEVERLAB si trasforma. Non più solo Eventi: Dischi, Avant, Libri.


SI TRASFORMA
Non più solo Eventi: Dischi, Avant, Libri.

Nei prossimi mesi Neverlab @ La Trucca, gli Afterhours al Forest Summer Fest, i tour di Verbal, Il Cielo di Bagdad e Bancale, il disco d'esordio di Enrico Ruggeri (Hogwash) ed Elio Rosolino Cassarà e l'inaugurazione della nuova sezione libri.


La vita è troppo breve per fare una cosa sola. Soprattutto se invece di essere da solo,
stai in un collettivo di esseri umani. Appassionati, concreti, emozionali. Neverlab fino ad oggi è stato questo: un collettivo di esseri umani appassionati, concreti, emozionali. Idee, eventi, produzioni: non bastano più. Neverlab evolve, si allarga, cerca nuove soluzioni in un momento in cui è di idee che si ha bisogno. E di qualità.
Se il termine chiave di questi anni Dieci è stato hype, a ciò Neverlab ha infatti sempre imposto l'ingente qualità delle proprie produzioni. E così sarà per le nuove avventure dei prossimi mesi, nella musica e oltre. L'inizio del 2012 ha visto Neverlab cominciare a fare dischi, trasformandosi in un'etichetta ma con un'attitudine piuttosto sui generis, a partire dalla volontà di non essere distribuiti. Tuttavia la trasformazione non finisce qui ed entro la fine dell'anno vedrà avviarsi nuovi capitoli accanto ai già attivi Neverlab Eventi e Neverlab Dischi. Ecco dunque cosa sarà in futuro Neverlab. Siete pronti?

Neverlab Eventi.
Il must di Neverlab fino ad oggi. Che continuerà anche nei prossimi mesi. Per i suoi concerti Neverlab non ha un luogo preciso ma s'inserisce in contesti con un'identità propria, rinnovandone le possibilità.
Per la stagione appena finita Neverland 011012 si è mossa fra il Polaresco di Bergamo e il Bloom di Mezzago, con lo splendido finale di Neverland Primo Maggio (ma le due stagioni ripartiranno ad ottobre). E per l'estate arrivano Neverlab @ La Trucca al Parco della Trucca di Bergamo a luglio (quattro date con Il Cielo di Bagdad, Dino Fumaretto, Claudia Is On The Sofa, Sakee Sed) e il concerto-evento degli Afterhours al Forest Summer Fest 2012 di Foresto Sparso, di cui Neverlab è partner ufficiale.

Neverlab Dischi.
Nessuna distribuzione per scelta volontaria e tanta voglia di accompagnare e promuovere la realizzazione di dischi di grande personalità, meglio ancora se esordienti. E' stata la grande novità Neverlab del 2012: hype sì, ma per lavori di qualità.
Dopo l'assaggio dell'anno scorso con “Frontiera” dei Bancale, sorta di numero zero dell'etichetta che ha avuto ottimi riscontri in fatto di critica e pubblico, i primi mesi dell'anno hanno portato alle prime due uscite marchiate Neverlab come etichetta. Il secondo disco de Il Cielo di Bagdad “Unhappy the land where heroes are needed or lalalala,ok.” (001), un concentrato di folk-pop multicolore e tanta carica positiva contro i tempi bui in corso. E l'omonimo esordio dei Verbal (002), con il loro energetico trans-rock multiforme e catartico, vera e propria macchina sonora di grande impatto. L'interesse verso i due cd da parte del pubblico è testimoniato dalla densità dei rispettivi tour delle band, su palchi piccoli e grandi e con alcune significative aperture. Ma entro l'anno, o al massimo all'inizio del prossimo, potrebbe arrivare il numero 003 dell'etichetta: proprio in questi giorni i Bancale sono in studio insieme ad Alberto Ferrari (Verdena) per realizzare un nuovo ep

Neverlab Avant.
Un'altra etichetta? No, piuttosto una collana direttamente collegata a Neverlab Dischi, per lavori più sperimentali, fuori schema e dotati di un'identità forte nel mare magnum dell'avanguardismo moderno. In una parola, che può voler dire tutto e niente, ma che connota precisamente la direzione intrapresa: Avant. Il primo passo sarà il sorprendente esordio di Enrico Ruggeri (Hogwash) insieme al pittore Elio Rosolino Cassarà. I due nel disco “Musteri Hinna Fîllnu Steina” propongono una manciata di landscapes ambientali e materici che fanno da completamento sonoro alle immagini desolate dei quadri di Cassarà. Un progetto a cui seguirà un live perfomartivo in cui arte e musica si incontreranno per interazioni inedite.

Neverlab Libri.
Non una casa editrice ma un marchio per produzioni di qualità, fra narrativa, poesia e grafica. L'etichetta libraria di Neverlab avrà le caratteristiche delle altre propagazioni di Neverlab e un'indole del tutto sperimentale per quanto riguarda le modalità di realizzazione. Libri belli e distinguibili, da parte di autori che sono stanchi delle solite logiche dell'editoria nazionale e cercano nuove strade per fare conoscere il proprio lavoro. Il primo passo sarà un attesissimo ritorno di uno scrittore.

Per seguire tutte le evoluzioni di tutte le nuove branchie di Neverlab tenete d'occhio il sito (completamente aggiornato) www.neverlab.it.

Neverlab. Eventi. Dischi. Avant. Libri. 
Vi può bastare? 

Recensione The R's - Empire Mickey

Foolica Records - 2012

Ne hanno fatta di strada i The R's da quando, ancora sotto il nome di The Record's, davano alle stampe interessanti esempi di fascinazioni sixties. E di chilometri ne hanno percorsi anche nel senso proprio del termine a giudicare dalle città, site dentro e fuori dai confini nazionali, depennate nel loro tourbook.
Cammina, cammina quindi ed eccoli nuovamente qui con un prodotto finito dal nome Empire Mickey, un disco in cui i siffatti percorsi hanno preso le redini del suono e, con in testa l'intenzione imperativa di arrivare lontano, sono pronti a cavalcare senza freni verso i propri orizzonti.

Una volta finito di fornire di mantelli scuri gli aspetti spensierati peculiari dei loro precedenti lavori, il trio bresciano si trova a muoversi ora, con ruvida freschezza, verso i lati lividi del pop post-beat fatto di rimandi rockeggianti e  volteggi psichedelici, per poi continuare nell'impresa riducendo all'osso i motivi di distrazione fino a rendere lo scenario tessuto un luogo senza via di uscita.

Le strutture si irrobustiscono, l'allure vintage lascia ampi respiri ad una cifra stilistica meno manieristica e maggiormente riconducibile ad un proprio marchio di fabbrica, i suoni apprezzano i sapori sintetici ed esplorano articolazioni tribali e caraibiche. Ma se tutto questo non servisse a stuzzicare ulteriormente gli ormai meritati consensi vi basterà puntare le antenne verso il particolare modo di tirare fuori sensazioni ariose anche nei passaggi torbidi e circolari

L'attitudine per la melodia, infatti, non si è dissolta fino a segnare un cambio di rotta drastico, ma palesa la sua presenza in modo subdolo quanto fondamentale, riuscendo così, proprio tramite tali sottopassaggi, ad infondere una plumbea energia corroborante. La moltitudine di sordidi aspetti, d'altronde, conferisce, all'aurea dei cinque pezzi, una valenza pragmatica difficile da negare in quanto le sensazioni deflagrano in sordina infuocandoci con memorabili rimandi dicotomici. Queste precise espressioni non solo sono capaci di confondere la cognizione delle loro origini ma, allo stesso tempo, riescono a non farci capire perché ci viene voglia di ballare pur sentendo l'amaro in bocca e viceversa.

Tra synth, efficaci modulazioni vocali in singolo o in fusione, basse frequenze orchestrate insieme a falsetti, tastiere luminescenti, percussioni, riverberi, organi ecc. l'abilità del trio nel tirare fuori la melodia da chi ascolta raggiunge i massimi picchi enfatizzando oltremodo la validità di scrittura, arrangiamenti e produzione degli stessi.

17 minuti per i The R's sono quindi sufficienti per creare un pandemonio e, anche se Empire Mickey ha l'aria di essere il primo passo verso un cambiamento più sostanzioso, riuscirà sia a provocare un forte desiderio di avere tra le mani il prossimo lavoro sia a far gustare pienamente quello attuale.


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