domenica 28 ottobre 2012

Playlist: Sigur Rós - Von




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Sigur Ròs: www.sigur-ros.co.uk
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venerdì 26 ottobre 2012

THE CHARLESTONES: il 28 Ottobre esce Off The Beat presentato in anteprima il 27 Ottobre a Perugia

Sabato 27 Ottobre
THE CHARLESTONES

presentano
"OFF THE BEAT"
URBAN CLUB
Via Aldo Manna, 97 Perugia
infoline: 075 5288591
www.urbanclub.it
info@urbanclub.it
orario apertura porte: 23.30
ingresso: 10€/8€ se in lista

a seguire:
THE CROOKES (UK)
Dj Set NIKKI (Tropical Pizza/Radio DeeJay) 


“Si è trattato di fare i detective, investigare in noi stessi, raccogliere indizi, risolvere il caso e confezionarlo in un disco. Inizialmente ignari, poi consapevoli, fino ad essere certi di aver trovato la pista, quella più giusta. Off The Beat nasce da un percorso simile: una lente d’ingrandimento sugli gli oggetti, i posti, le sensazioni e le persone per cui e di cui abbiamo deciso di scrivere. In poche parole: un film poliziesco da nove puntate in cui, per una volta, lo spettatore non sarà costretto (per forza) a fare il detective.” Mattia Bonanni - voce.

La mitologia del brit-pop non muore mai, ma il secondo disco dei The Charlestones è anche molto altro. Se l‘esordio “Out From The Blue” rivisitava da un punto di vista personale quarant‘anni di sonorità popular d‘Albione, il nuovo lavoro “Off The Beat” allarga le influenze e racchiude in otto tracce (più una bonus-track) un suono più maturo e personale, inevitabilmente destinato a rimanere ben oltre le mode e i rimandi.

Registrato presso il Moscow Recording Studio di Udine da Davide Croatto, con la produzione artistica e il mix di Davide Massussi (già al lavoro per i due dischi dei Trabant e il primo disco dei Charlestones), “Off The Beat” ha nel titolo un vero e proprio manifesto programmatico di tutto il lavoro. E allo stesso modo la title-track ne rappresenta gli intenti: un brano dal passo poderoso e ritmico, che rapisce all‘ascolto grazie al cantato energico di Mattia Bonanni.

Così fanno le altre tracce, ciascuna con una sorpresa tenuta in serbo e svelata quando meno te lo aspetti. Si va da una ballad malinconica come “Standing in the prima of life“, al pop da manuale di “Energy“ con il suo drumming serrato e le chitarre smeraldine, fino ai richiami sixty di “The girl who came to stay“ con il suo stomp solare e al soul pop di gran classe (con tanto di fiati) della splendida “Eager beaver“.

«In fin dei conti – spiega Mattia commentando la genesi di “Off The Beat” – in questo disco c‘è tutto ciò che amiamo. Non c‘è molto da aggiungere. Emotivamente è stato piuttosto sentito. Ciò rende in qualche modo tutto un po‘ magico, e magica anche l‘attesa di poterlo fare ascoltare a tutti quanti, sapendo che sarà difficile rimanerne delusi».

E difatti è proprio così: nati nel 2008 quale classica brit-pop band, oggi The Charlestones tornano con un disco che è l‘ennesima dimostrazione della forza del pop, soprattutto quando è denso di idee ed emozioni come qui.

L‘indie songwriting italiano ha tra le sue fila una nuova e importante realtà.


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The Charlestones:

http://www.facebook.com/thecharlestones
http://thecharlestones.bandcamp.com/
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Adriana, il nuovo videoclip di Paletti!

Foto di Matteo Cervati (2012)

L'autunno è normalmente un periodo di riposo e quiete, ma non per Paletti che dopo la recente uscita del video di Tricerebrale e la presenza su palchi estivi, ha deciso di dare le immagini ad uno dei brani simbolo del suo primo lavoro "Dominus": si tratta di Adriana.

Canzone facile ed orecchiabile che comunica sentimenti profondi... E così ha voluto essere il video: solo due i protagonisti che si muovono e animano scenari geometrici, interrotti a tratti da sprazzi di natura. Un inseguimento "nelle scatole" tra Adriana e Paletti, caratterizzato da un inventive visual style di cui Michel Gondry sarebbe orgoglioso, dà al video quel giusto senso di sconvolgimento che è nel testo della canzone e nella mente di Adriana... non te la aspettavi?

La direzione di Matteo Cervati, fotografo bresciano e la collaborazione di Matteo Giobini che ne ha curato riprese ed editing hanno reso Adriana, un'esperienza visiva surreale che rimane subito impressa nella mente.

Non perdetevelo!



sabato 20 ottobre 2012

venerdì 19 ottobre 2012

THE LEECHES: Svelata la copertina di "Underwater", il nuovo album in uscita a Novembre.

Si intitolerà "Underwater" il quarto album dei The Leeches, la punk rock band italiana che più di ogni altra riesce a trasformare ogni suo show in uno spettacolo unico e irripetibile.

Passione, spontaneità e divertimento sono gli ingredienti genuini che hanno portato la band a farsi apprezzare da pubblico e critica, lungo un percorso artistico di successo in continua ascesa.
L'album è prodotto da Daniel Rey, storico produttore dei Ramones e uscirà a Novembre in CD, vinile e digitale per Tre Accordi Records.

Il disco esce in esclusiva iTunes (brano singolo a 0,99 € e album a 9,99 €) il 1° novembre, quindi con una settimana di anticipo dall'uscita ufficiale. Acquistando in preorder gli acquirenti riceveranno il disco una settimana prima dell'uscita ufficiale.

Info sul preorder per le copie fisiche:
  www.treaccordistore.com



 
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The Leeches

http://www.facebook.com/LEECHES
http://www.myspace.com/leechesfatrock
http://twitter.com/#!/theleeches
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ANGELO MAI ALTROVE OCCUPATO

Alle 23,59 del 18 Ottobre 2012 l’Angelo Mai Altrove è stato occupato.
Artisti, musicisti, compagnie, professionisti dell’audiovisivo, lavoratori e lavoratrici dello spettacolo e della conoscenza, e molti altri cittadini che hanno animato l’Angelo Mai in questi anni, hanno deciso di non sottostare ai divieti imposti dalla giunta Alemanno.
Da mesi, infatti, il Comune di Roma si accanisce contro l’Angelo Mai e con motivi pretestuosi
ne intima la chiusura.
L’amministrazione, in tutto questo periodo, ha inoltre negato agli artisti residenti nello
spazio ogni tipo di dialogo.
Gli ultimi giorni dell’Angelo Mai dovevano essere quelli della mostra del fotografo americano David Fenton (per la prima volta in Italia) – virtuoso esperimento di produzione partecipata. Ma proprio in seguito alla grande partecipazione che ha visto dal 14 al 18 Ottobre centinaia di cittadini attraversare l’Angelo Mai, allo scadere del tempo le moltissime persone riunite nello spazio hanno detto no, svelando dal palco l’anagramma che da giorni girava in rete “AMO CURO COPIA”.  “OCCUPIAMO ORA” per non lasciare che questa esperienza muoia e per ribadire quello che è successo all’Angelo Mai Altrove in questi 3anni: ° Uno scheletro, una capanna, senza pavimento, senza porte né finestre è diventata, grazie alla partecipazione e non certo ai soldi pubblici, un teatro sala concerti completamente rivestito in legno – con tanto di trattamento ignifugo previsto dalla normativa europea -, con un impianto elettrico a norma e attrezzature paragonabili a quelle di molti luoghi “istituzionali”.
° Sono stati prodotti e coprodotti 62 spettacoli, 198 concerti, 34 performance, 23 laboratori.
Centro di produzione indipendente cresciuto in assenza di finanziamenti pubblici e a costo zero per i contribuenti, l’Angelo Mai da tre anni si sostiene attraverso il proprio bar e le sottoscrizioni all’ingresso, reinvestendo interamente nella produzione e nella ristrutturazione.
Un vero miracolo considerando che negli ultimi anni, sempre di più, le istituzioni, su scala locale e nazionale, investono poco e male nella cultura.
Per questo gli occupanti si rifiutano di essere trattati come un locale o come un bar abusivo e credono che sia urgente ragionare su uno statuto speciale che permetta agli spazi indipendenti di vivere e di proseguire la ricerca sul contemporaneo.
Scelgono quindi di rischiare una strada “illegale” affinché possano proseguire le attività di produzione artistica e culturale, indispensabili in un momento storico in cui le istituzioni sono inesistenti. Se la Cultura in Italia è soggetta a tagli “legali” da parte degli amministratori, il diritto dei lavoratori dello spettacolo e della conoscenza di continuare a svolgere il proprio lavoro non è illegale ma legittimo.
Gli occupanti ribadiscono che nella Roma xenofoba e securitaria di Alemanno gli spazi indipendenti che diffondono arte, cultura e pensiero critico sono un bene per la comunità in quanto espressione di una volontà plurale. Vanno dunque tutelati da tentativi repressivi,
così come da possibili rischi di abbandono o, peggio ancora, dalla possibilità che finiscano “in cattive mani”.
   
L’Angelo Mai da oggi è dunque occupato per continuare a costruire un Altrove.

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Sono tante le adesioni all’occupazione che arrivano da artisti di tutta Italia e molte le iniziative già previste per i prossimi giorni. 

Eccone un primo programma, che si andrà arricchendo ulteriormente: 

Venerdì 19 Ottobre
ore 18: ultima occasione per vedere la mostra fotografica di David Fenton Shots: An American Photographer’s Journal 1967-72, prolungata eccezionalmente di un giorno 
ore 22: All power to the straight shooters, festa in omaggio a Fenton con i dj e vj di Magnetica (Bob Corsi, Silver Boy, Luzy L, Margot, La Colonna Infame)
Sabato 20 Ottobre
ore 22: concerto di Roberto Angelini, presentazione del nuovo disco “Phineas Gage”
Domenica 21
ore 21: concerto degli AFTERHOURS
INGRESSO CON SOTTOSCRIZIONE DI 8 €
IMPORTANTE: POSTI LIMITATI, PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

n.b. Vista la capienza limitata per assistere al concerto è necessario prenotarsi a partire dalle ore 12.00 di Giovedì 19 Ottobre inviando un‘email a:
prenotazioni@angelomai.org indicando nome, cognome e numero delle prenotazioni (fino a un massimo di 3 per ogni mittente) e attendere una risposta di conferma.
Le prenotazioni verranno accettate in ordine cronologico di ricezione. Invitiamo a presentarsi solo coloro che hanno ricevuto e-mail di conferma. Non esiste nessun altro modo per prenotarsi o per assistere al concerto.

Mercoledì 24
ore 21: Alvin Curran (Usa) dirige Ottobre Orchestra 

Venerdì 26, Sabato 27 e Domenica 28
ore 21: Fanny & Alexander | Discorso grigio
Inoltre, da Dicembre a Maggio si svolgerà il Go Dai Fest, festival nato da un’idea di Daniele “Mafio” Tortora e Rodrigo D’Erasmo che ogni mese dedicherà una giornata a un elemento naturale della filosofia giapponese e a un genere musicale e che avrà come curatori d’eccezione Fritz Da Cat, Enrico Gabrielli (Der Maurer, Calibro 35), Roberta Sammarelli (Verdena), Xabier Iriondo (Afterhours), Giulio Ragno Favero (Il Teatro degli Orrori). Ilfestival si chiuderà a Maggio con una rassegna conclusiva la cui direzione artistica sarà curata da Manuel Agnelli. 


*Gli occupanti lanciano il primo incontro con la città Venerdì 19 alle ore 15 
nello spazio di via delle Terme di Caracalla, 55 a *

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ANGELO MAI ALTROVE OCCUPATO
Viale delle Terme di Caracalla, 55 a
Roma
www.angelomai.org
http://www.angelomai.org/chi-siamo/ 
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martedì 16 ottobre 2012

THE CHARLESTONES: Sabato 27 Ottobre a Perugia presentano "OFF the BEAT", il loro nuovo album

Nati nel 2008 quale classica brit-pop band, oggi The Charlestones tornano con un disco che è l‘ennesima dimostrazione della forza del pop, soprattutto quando è denso di idee ed emozioni.
L‘indie songwriting italiano ha tra le sue fila una nuova e importante realtà.


Sabato 27 Ottobre
THE CHARLESTONES
presentano
"OFF THE BEAT"
URBAN CLUB
Via Aldo Manna, 97 Perugia

infoline: 075 5288591

orario apertura porte: 23.30
ingresso: 10€/8€ se in lista


a seguire:
THE CROOKES (UK)
Dj Set NIKKI (Tropical Pizza/Radio DeeJay)


“Si è trattato di fare i detective, investigare in noi stessi, raccogliere indizi, risolvere il caso e confezionarlo in un disco. Inizialmente ignari, poi consapevoli, fino ad essere certi di aver trovato la pista, quella più giusta. Off The Beat nasce da un percorso simile: una lente d’ingrandimento sugli gli oggetti, i posti, le sensazioni e le persone per cui e di cui abbiamo deciso di scrivere. In poche parole: un film poliziesco da nove puntate in cui, per una volta, lo spettatore non sarà costretto (per forza) a fare il detective.”
Mattia Bonanni - voce.

La mitologia del brit-pop non muore mai, ma il secondo disco dei The Charlestones è anche molto altro. Se l‘esordio “Out From The Blue” rivisitava da un punto di vista personale quarant‘anni di sonorità popular d‘Albione, il nuovo lavoro “Off The Beat” allarga le influenze e racchiude in nove tracce (più una bonus-track) un suono più maturo e personale, inevitabilmente destinato a rimanere ben oltre le mode e i rimandi.
Registrato presso il Moscow Recording Studio di Udine da Davide Croatto, con la produzione artistica e il mix di Davide Massussi (già al lavoro per i due dischi dei Trabant e il primo disco dei Charlestones), “Off The Beat” ha nel titolo un vero e proprio manifesto programmatico di tutto il lavoro. E allo stesso modo la title-track ne rappresenta gli intenti: un brano dal passo poderoso e ritmico, che rapisce all‘ascolto grazie al cantato energico di Mattia Bonanni.
Così fanno le altre tracce, ciascuna con una sorpresa tenuta in serbo e svelata quando meno te lo aspetti. Si va da una ballad malinconica come “Standing in the prima of life“, al pop da manuale di “Energy“ con il suo drumming serrato e le chitarre smeraldine, fino ai richiami sixty di “The girl who came to stay“ con il suo stomp solare e al soul pop di gran classe (con tanto di fiati) della splendida “Eager beaver“.
«In fin dei conti – spiega Mattia commentando la genesi di “Off The Beat” – in questo disco c‘è tutto ciò che amiamo. Non c‘è molto da aggiungere. Emotivamente è stato piuttosto sentito. Ciò rende in qualche modo tutto un po‘ magico, e magica anche l‘attesa di poterlo fare ascoltare a tutti quanti, sapendo che sarà difficile rimanerne delusi».

E difatti è proprio così: nati nel 2008 quale classica brit-pop band, oggi The Charlestones tornano con un disco che è l‘ennesima dimostrazione della forza del pop, soprattutto quando è denso di idee ed emozioni come qui.
L‘indie songwriting italiano ha tra le sue fila una nuova e importante realtà.



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The Charlestones

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thecharlestones.bandcamp.com/
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mercoledì 10 ottobre 2012

THE CHARLESTONES: Il 28 Ottobre esce Off The Beat per Moscow Recording

“Si è trattato di fare i detective, investigare in noi stessi, raccogliere indizi, risolvere il caso e confezionarlo in un disco. Inizialmente ignari, poi consapevoli, fino ad essere certi di aver trovato la pista, quella più giusta. Off The Beat nasce da un percorso simile: una lente d’ingrandimento sugli gli oggetti, i posti, le sensazioni e le persone per cui e di cui abbiamo deciso di scrivere. In poche parole: un film poliziesco da nove puntate in cui, per una volta, lo spettatore non sarà costretto (per forza) a fare il detective.” Mattia Bonanni - voce.

La mitologia del brit-pop non muore mai, ma il secondo disco dei The Charlestones è anche molto altro. Se l‘esordio “Out From The Blue” rivisitava da un punto di vista personale quarant‘anni di sonorità popular d‘Albione, il nuovo lavoro “Off The Beat” allarga le influenze e racchiude in otto tracce (più una bonus-track) un suono più maturo e personale, inevitabilmente destinato a rimanere ben oltre le mode e i rimandi.

Registrato presso il Moscow Recording Studio di Udine da Davide Croatto, con la produzione artistica e il mix di Davide Massussi (già al lavoro per i due dischi dei Trabant e il primo disco dei Charlestones), “Off The Beat” ha nel titolo un vero e proprio manifesto programmatico di tutto il lavoro. E allo stesso modo la title-track ne rappresenta gli intenti: un brano dal passo poderoso e ritmico, che rapisce all‘ascolto grazie al cantato energico di Mattia Bonanni.

Così fanno le altre tracce, ciascuna con una sorpresa tenuta in serbo e svelata quando meno te lo aspetti. Si va da una ballad malinconica come “Standing in the prima of life“, al pop da manuale di “Energy“ con il suo drumming serrato e le chitarre smeraldine, fino ai richiami sixty di “The girl who came to stay“ con il suo stomp solare e al soul pop di gran classe (con tanto di fiati) della splendida “Eager beaver“.

«In fin dei conti – spiega Mattia commentando la genesi di “Off The Beat” – in questo disco c‘è tutto ciò che amiamo. Non c‘è molto da aggiungere. Emotivamente è stato piuttosto sentito. Ciò rende in qualche modo tutto un po‘ magico, e magica anche l‘attesa di poterlo fare ascoltare a tutti quanti, sapendo che sarà difficile rimanerne delusi».

E difatti è proprio così: nati nel 2008 quale classica brit-pop band, oggi The Charlestones tornano con un disco che è l‘ennesima dimostrazione della forza del pop, soprattutto quando è denso di idee ed emozioni come qui.

L‘indie songwriting italiano ha tra le sue fila una nuova e importante realtà.


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THE CHARLESTONES
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ANIMAL KINGDOM in apertura dell'unica data italiana dei MAXIMO PARK

SONO STATI SUPPORTER DI VAMPIRE WEEKEND, BAND OF HORSES,
SNOW PATROL E SILVERSUN PICKUPS.
NME DEFINISCE LA LORO MUSICA “INDIE DOLOROSAMENTE BELLA E CELESTIALE…FARÀ TREMARE I SIGUR RÓS D’INVIDIA.”
ORA IL TRIO INGLESE



APRIRÀ L’UNICA DATA ITALIANA DEI


Lunedì 15 Ottobre 2012
Milano – Magazzini Generali

Via Pietrasanta, 14
Apertura porte Ore: 20.00 - Inizio Concerti Ore: 21.00
prezzo del biglietto: 20 euro + diritti di Prevendita

Informazioni su come acquistare i biglietti:
Ticketone 892 101 www.ticketone.it
Vivaticket 899 666 805 www.vivaticket.it 
Ticket.it 02 54271 www.ticket.it



L'organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati  non presenti nei nostri comunicati ufficiali.






?ALOS - XABIER IRIONDO: il 15 Ottobre esce "Endimione"

ENDIMIONE
e’ ispirato dai “Madrigali” di ANTONIN ARTAUD.
Un vinile 12’ trasparente nel quale si fondono ricerca primitiva, poesia e ferocia.

Lei è Stefania Pedretti, in arte ?ALOS, protagonista con Bruno Dorella del percorso OvO e nuova uscitafondatrice del progetto ALLUN e lui è Xabier Iriondo, chitarrista degli Afterhours nonché manipolatore sonoro di progetti come Uncode Duello, A Short Apnea.

?ALOS canta, declama, urla, IRIONDO si destreggia con alcuni strumenti auto costruiti e non. Uno spettacolo tetro e viscerale, dove la paura di una sonorità sconosciuta si compensa con una sensazione di assoluta e primitiva libertà. A dicembre 2011 il loro esordio con un 7’ per le etichette Tarzan Records e Bar La Muerte.


Foto credit: Valentina Saurin   



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martedì 9 ottobre 2012

Recensione The Churchill Outfit – tCO

Produzioni Dada - 2012

Quando i The Churchill Outfit ufficializzarono per la prima volta il loro smisurato amore per la musica di qualità ne venne fuori un ep di quattro tracce capace di trasudare passione e buoni propositi. Palesati o dall'interessante profumo del “in divenire”, quelle intenzioni hanno cominciato a scavare, in maniera subdola e latente, una certa attesa verso un'opera più completa, consapevole ed esplicativa, tanto che tra un lavoro ed un altro intercorre un breve lasso di attesa ma, senza interpellare il raziocinio, la smania interposta è riuscita a farcelo percepire come un vero supplizio. Alla fine però eccoci qui, dopo un anno, con il pagamento della fiducia investita, ma soprattutto con quello che a tutti gli effetti è un gioiellino artigianale capace di travolgerci con sapori immortali nudi od angolati fino al punto di essere resi irriconoscibili pur mantenendo la fisicità con cui il gruppo si è approcciato in tale intento.

Già, perché l'attrazione fatale per gli anni 70 fa parte del loro DNA e di certo non poteva mancare il suo influsso anche in questo primo full-length, ma stavolta sono andati ben oltre, mostrando con veemenza i frutti dell'adoperarsi verso un sound inedito ed idoneo a mantenere intatta, senza lasciarsi triturare, una certa onestà derivativa.

Ciò che maggiormente marca l'evoluzione sonora del quintetto bresciano è indubbiamente la particolare sensazione di contemporaneità retrò, una sorta di 2012 seventies style, capace di conferire all'aspetto generale lo strato di personalità in più di cui prima si sentiva la mancanza. Tale fattore, ad ogni modo, non è l'unica evoluzione avvenuta, in quanto, sperimentando con le atmosfere psichedeliche a stelle e strisce acide ed allo stesso tempo ipnotico/onirico quanto tremendamente rock, prendono vita flussi dai connotati folk, blues o brit-wave in cui non si percepisce più l'ombra dei toni nostalgici ma si evidenzia, al contrario, la padronanza di ogni aspetto. Gli elementi succitati, oltretutto, divenuti abili nel mostrare ampie aperture verso la melodia ed a rifinire la caratura mediante la calibrazione di luci e ombre sottolineano ancor di più la poca rilevanza dell'argomentare il tutto con i tempi dilatati che il caso sembra richiedere, portandoci così inevitabilmente verso lo sbocciare di un suono imprevedibile. Tale insieme, unitosi a sua volta con le buone doti tecniche dei tCO ed al processo di sottrazione atto a non indebolire le strutture, infatti, riesce a far perdere il concetto reale del tempo e a far diventare la media dei tre minuti di ogni pezzo lo spazio necessario per stabilire una personale percezione della durata del viaggio.

A tutte queste note preziose aggiungiamo infine una produzione più curata rispetto al precedente lavoro, il non ostentato ma presente respiro internazionale o la buona qualità del songwriting ed il gioco è fatto: questa ragionata poco più di mezz'ora fissata in musica diventa a tutti gli effetti motivo di giubilo in tutto il regno. Mostrate quindi la vostra soddisfazione come meglio credete, il momento che aspettavamo è arrivato e di certo non resterà un episodio isolato.




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The Churchill Outfit: www.thechurchilloutfit.com
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FLOWERS: esce oggi "Monna Lisa Store" per Aka Fruit Records

Diciamolo pure ci piace così, essere sempre sopra le righe, fuori dagli schemi, usare l‘abito per apparire, comparire, esibire. Perchè „Se non sei un‘opera d‘arte... almeno indossala“...Jim Morrison diceva così, i Flowers, band indie-rock di Fiorenzuola d’Arda (piccolo paese della provincia di Piacenza) prendono alla lettera questa parola e decidono di sfruttare una delle opere d’arte di maggior successo, la Monna Lisa, come protagonista di un concept album.

Nati nel 2007, dopo vari cambi di line-up classico di tutto le band e dopo un EP auto prodotto nel 2009, si ritrovano ad essere un trio e partono per una strada che li vede guardare nella stessa direzione, Monna Lisa Store.
Immaginate un negozio, al cui interno vi sono quadri di Monna Lisa in diversi punti della stanza e di diversa grandezza, voi vi muovete all’interno e sembra che lei vi segua con lo sguardo; allo stesso modo i 10 brani del disco, descrivono dall’esterno, come se degli occhi vi seguissero, momenti di vita, personaggi e sogni reali e inventati.

Il disco vede la collaborazione in “Country Shop” alla chitarra solista di Andy Macfarlane (ex Hormonauts e ora Rock’n’roll Kamikazes) e Paolo ‘Apollo’ Negri (Link Quartet) all’hammond in “Let me, it’s gonna be all right e heart of life”.

Brani come “For Anytime” (primo singolo estratto) e “Country Shop”, richiamano band come i Fratellis e Supergrass, loro fonte di ispirazione, mentre canzoni come “Lily” e “It’s gonna be all right” ricordano maggiormente gli anni novanta degli Oasis e i primi Jet.

In “Heart of Life” vi è il richiamo ad un passo del De Profundis di Oscar Wilde, lettera scritta durante la prigionia, dove l’autore scavava nella sua anima per esternare pensieri, rimembranze e ossessioni.
Dal 2007, i Flowers hanno partecipato ad importanti festival italiani tra cui Tendenze Festival di Piacenza, Virgin Rock Contest suonando al museo del Rock di Red Ronnie e Primo su Mille Festival.


I Flowers sono:
Alex Flower (Alessandro Silvotti): voce e basso
Mel Flower (Matteo De Ieso): batteria
Steve Flower (Stefano Pastorelli): chitarra, seconde voci e autore di tutti i brani della band


Il disco esce sotto l’Aka Fruit Records, nuovissima etichetta nata con entusiasmo nel primo trimestre del 2012.


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Flowers:
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