martedì 22 marzo 2011

Al Circolo Degli Artisti Sabato 26 Marzo, ospiti di Screamadelica, tornano THE DEATH OF ANNA KARINA e ALTRO

Screamadelica
presenta
THE DEATH OF ANNA KARINA + ALTRO

porte/botteghino
20:30
concerti
22:00

ingresso
5 euro + 1,50 euro d.p.

dalle 22:30
ingresso
5 euro + 1,50 euro d.p.

ROCK THE DANCEFLOOR in collaborazione con Radio Città Futura




THE DEATH OF ANNA KARINA

Dopo 5 anni di silenzio discografico e dieci di carriera musicale, ed un cambio di formazione, i The Death of Anna Karina hanno consegnato alle stampe l’album che segna la svolta definitiva verso l’Italiano, ‘Lacrima/Pantera’.
‘Lacrima/Pantera’, nuovo album dei The Death of Anna Karina, sarà pubblicato in Italia da Unhip il 18 Marzo 2011.
‘Lacrima/Pantera’ dei The Death Of Anna Karina rappresenta il culmine di un percorso di ricerca musicale di durata quasi decennale e segna la svolta della band verso il cantato in italiano. ‘Lacrima/Pantera’ promette fin da ora di consolidarsi come un album che sarà praticamente impossibile ignorare per tutti i fan della nuova ondata noise-rock italica.

Dopo una intensa stagione di concerti e partecipazioni ad importanti manifestazioni live (come il MI AMI di Milano) e nuovi contributi alla line-up (Tommaso Gorla degli Afraid! ed Hell Demonio nel periodo 2006-2007), nell’inverno del 2009 i TDOAK varcano la soglia dello studio di registrazione Blocco A. Qui con l’aiuto di Giovanni Ferliga e di Giulio Favero registrano e producono le tracce di ‘Lacrima Pantera’ che verrà poi masterizzato nel 2010 da Giulio Favero e Giovanni Versari e la cui uscita è prevista all’inizio del 2011 per la Unhip Records di Giovanni ‘UDA’ Gandolfi.

The Death of Anna Karina nascono nella primavera del 2002 durante la sessione di registrazione dell’hardcore band Inedia. Il titolo dell’album si tramuta nel nome della formazione che esordisce, nello stesso anno, sotto l’egida della Heroine records. Il loro sound, che viene definito “chaos and roll”, si nutre di influenze che spaziano dai Refused agli Orchid, dai JR Ewing agli Swing Kids.

Dopo aver arricchito la line-up della presenza di Rocco Rampino (La Quiete, Congorock) alle tastiere e chitarre i TDOAK si lanciano in  una serie di infuocate esibizioni live in Italia ma soprattutto all’estero (Germania, Francia, Repubblica Ceca, Austria, Spagna, Belgio), dove il loro debutto discografico gode di ottimi riscontri.

A riprova dell’interesse suscitato nel corso del biennio 2002-2003 gli TDOAK incidono dei singoli per l’americana Slave Union (che produce l’edizione americana del loro disco d’esordio) e la belga Mashnote, e suonano di supporto a Melt Banana, Light the Fuse ‘N Run, Sunshine, The Vanishing partecipando a festival internazionali di grande visibilità (come il Fluff Fest o il Vort ‘n Vis di Ieeper).

Nel corso degli anni, il primo disco dei TDOAK si è consolidato come un must nella discografia dell’HC-Screamo europeo.

Dopo essersi fatti le ossa, nel 2004 gli TDOAK decidono di incidere un nuovo album: “New Liberalistic Pleasures”, che sarà edito dalla  roboante Unhip Records. Con la sua micidiale miscela di indie-rock e punk-funk, in bilico tra pulsioni ballabili e squarci noise, “New Liberalistic Pleasures” spacca le casse e segna un cambio di rotta nelle crescenti esigenze di ricerca musicale dei TDOAK, con riferimenti che la critica specializzata attribuisce, di volta in volta, a gruppi quali: The Rapture, Camera Obscura, Arab on Radar, New Order e Depeche Mode. Il disco acquista credito anche al di fuori del circuito underground segnalando gli TDOAK a più ampi settori della platea come una presenza tra le più brillanti e promettenti band nello scenario musicale italiano.


ALTRO

Altro è Pesaro. Altro è punk. Altro è Alessandro Baronciani, Gianni Pagnini e Matteo Caldari. Tre album. Al netto della loro concisione, dei tre o quattro anni che li separano l'uno dall'altro, dell'attività concertistica sporadica e dell'invidiabile, gioiosa leggerezza con la quale il disegnatore, il fisico e il programmatore di Pesaro prendono la faccenda, resta comunque un fatto: gli Altro sono un gruppo unico in Italia e probabilmente al mondo, che non ci si può più permettere di trascurare.
Chi fino ad ora lo ha fatto - perché debole di cuore o carente in spirito d'iniziativa - ora ha anche i numeri contro: gli Altro esistono, pulsano, vivono da quasi quindici anni. E dopo tre 45 giri hanno fatto tre album. Come Baustelle e Negazione. Uno in meno di CCCP e Massimo Volume, uno in più di Marta Sui Tubi e Disciplinatha.
Ma soprattutto: in questi quindici anni, con solo un'ora e mezza scarsa di musica e un'attività concertistica sporadica, hanno cementato una vicinanza con il pubblico difficilmente spiegabile tramite i soli mezzi della critica musicale. La portata degli Altro, questo ai più è sfuggito. La loro visione del mondo, e l'abbandono di chi ascolta nel sentirsene parte.
Le loro canzoni le sanno a memoria solo in mille per motivi puramente contingenti, volgari. Ma hanno potenza sufficiente per moltitudini. La loro intensità e la loro sincerità totale luccicano oggi ancor più che nel 1993 dentro la sala prove del parroco, quando il solo concetto di aristocrazia indie-rock italiana diffusa era un incubo nemmeno lontanamente prefigurabile.

Ingresso libero in giardino fino alle 22:30. Dalle 22:30 5 euro per Rock The Dancefloor, in collaborazione con RADIO CITTA' FUTURA, con 2 sale dj set con Fabio Luzietti, Skalibur, Lino & Nicola di Fish'n’Chips ed i visual di Bennet Pimpinella.
 
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CIRCOLO DEGLI ARTISTI
Via Casilina Vecchia 42 - Roma
06 70305684; info@circoloartisti.it
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