mercoledì 18 maggio 2011

Recensione Ufomammut - Eve

Supernaturalcat - 2010

Progetto ambizioso quello relativo al nuovo lavoro degli Ufomammut, arrivati, alla soglia del quinto, sfidando, in maniera considerevole, i limiti delle loro attitudini. Non che a tale aspetto non fossimo in qualche modo preparati, date le precedenti produzioni, ma questa volta vanno oltre portandoci un interessante esempio di continum sonoro. "Eve" d'altronde si presenta come una monolitica macrotraccia ispirata alla figura della tentatrice delle tentatrici, Eva, e ne costruisce a poco a poco i tratti fino a portarci all'interno del suo mondo.

Dipanato essenzialmente in 45 minuti, la cui via di uscita può essere trovata solo tramite i primi attimi di silenzio dati dalla fine del disco, ti trascina all'interno di un viaggio primordiale capace di farti sprofondare nelle viscere della Terra. Pertanto, attaverso un articolato sali e scendi dai tratti ipnotici e granitici, l'ascoltatore, trovandosi in balia degli incessanti sbalzi emozionali, viene avvolto fino a confondere la sua personale pecezione. Tali emozioni contrastanti, infatti, riescono a farti entrare contemporaneamente in uno stato e nel medesimo opposto finché, ormai dediti a questa masochistica sensazione di smarrimento, si flutta tra i suoni diventandone parte integrante degli stessi.

Riff potenti, profonde voci fuse alla musicalità, trip lisergici, furia manifestata attraverso dilatazioni soniche o esplosiani rombiche la fanno da padrone portando alla luce un mix heavy psych stoner dal cuore sludge e doom che, seppur vigile al background del gruppo, risulta maggiormente articolato quanto fruibile. Riescono così a far convivere il loro "stampo" con la voglia di andare avanti, facendone in questo modo un album consigliato ai cultori del "genere" ed a chi è in cerca di nuove emozioni.
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