venerdì 7 ottobre 2011

Recensione Qali - Ep

Gold And Silver Records - 2009

Se per un attimo non date peso ai dati di fatto collochereste i Qali, quartetto romano di recente formazione, tra i navigati agitatori dell'underground o, perché no, tra i buoni artisti del dorato mondo mainstream. Proprio così, perché in questo primo ep nulla lascia in bocca il sapore del “potenzialmente interessante”, conferendo in questo modo ampio spettro di azione a idee decise e ben sostenute.

La formula, d'altronde, punta dritta su un moderno post-punk elettrificato, ma sono grinta e tenacia a delinearne il carattere, donando uno spessore del tutto peculiare alle diverse personalità dei quattro componenti del gruppo. Poco importa, quindi, data la buona dose di soggettività, se il sound generale può risultare a tratti poco originale; le capacità ci sono e non badano certo a convenevoli di sorta per farsi notare. Oltretutto, basta lasciarsi sopraffare dal groove del disco per rendersi contro delle sue potenzialità, le quali, incanalate nei giusti circuiti, godrebbero, senza troppa fatica, di buoni risvolti commerciali.

Multiforme, carismatico e suadente, in soli cinque pezzi riesce a spaziare con disinvoltura da momenti audaci a quelli più intimi, strizzando con intelligenza l'occhio al trendy e giocando con minuzie di particolari capaci di impreziosire il risultato complessivo di ogni pezzo.
Insomma, bando alle ciance, un po' ci sono un po' ci fanno, ma una cosa è certa: rischiano di farcela.

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