mercoledì 26 ottobre 2011

Recensione Aidoru - Songs canzoni - Landscapes paesaggi

Trovarobato - 2009

Da sempre poco affini alle cosiddette regole della forma canzone, gli Aidoru danno vita, con il loro ultimo lavoro, ad un interessante incontro tra la percezione acustica e quella visiva. “Songs canzoni - Landscapes Paesaggi”, infatti, dissolve i confini, più o meno sottili, intercorsi tra un campo e l'altro, concentrando, in un unico accordo di emozioni, gli effetti dei medesimi.
Diviso essenzialmente in “Songs canzoni” (11 pezzi strumentali) e “Landscapes paesaggi” (6 pezzi maggiormente legati alla sperimentazione), questo lavoro trasforma in un attimo l'ambiente circostante, riuscendo non solo a condurti all'interno di determinate lande ma anche a farti riscoprire precisi piaceri assopiti. Melodie, rumori, silenzi e ogni elemento percepito dai sensi, d'altronde, è chiamato in causa nel gioco dello scambio del ruolo principale con il circondario, facendoci ottenere così visioni plurime di uno stesso panorama.

Sostanzialmente spinta verso atmosfere post rock / ambient tendenti alle metriche jazz, questa ultima produzione, diretta da una naturale voglia di rinnovarsi, traspone tale disinvoltura nello scorrere delle composizioni. In questo modo anche gli aspetti più complessi risultano di facile ascolto e, mantenendo alto il livello di scrittura, amplificano la bellezza degli ambienti descritti. Tali visioni però possono essere penalizzate da un ascolto non adeguatamente supportato, in quanto nei momenti in cui cala l'effetto scenico (complice anche la lunga durata del percorso complessivo), vengono messi in evidenza lati vagamente dispersi. In ogni caso, metaforicamente catalogandoli tra le buone leve del panorama indipendente italiano, non si può che consigliare l'ascolto del disco.

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