lunedì 14 febbraio 2011

Recensione Matteo Toni - Qualcosa nel mio piccolo

Still Fizzy Records - 2010


Pensi a Matteo Toni, al suo trascorso come voce dei Sangria, agli innesti con band come Meganoidi, Après la Classe o Marlene Kuntz, e proprio non riesci ad immaginarlo, su uno sgabello, metaforicamente vestito solo delle sue parole. Invece eccolo qui, sotto l'egida di Moltheni, a trafugare nella sua interiorità con limpida semplicità e quel tocco di poesia di cui si cospargono i sognatori.

Voce tremante, sussurrata o più decisa, una chitarra slide, il battito del piede a scandire il ritmo e poco altro, qualcosa nel suo piccolo, appunto, capace di armonizzare pensieri, musica in un'unica realtà.
Non si arruola tra le file dei rivoluzionari (ipotizzando con speranza che ne esistano ancora) ma ciò che ci porta è, a più ascolti, un godibile esempio di come la sensibilità umana riesca ancora a tessere trame preziose. Ciò nonostante, queste prime cinque tracce, non emergono più del dovuto, in quanto sprovviste di qualche centimetro idoneo a dar loro maggior spessore.

Parliamo chiaro, qui non abbiamo a che fare con un esordiente, ne tantomeno possiamo appellarci ad una scarsa produzione o simili, ciò che manca a questo cantautorato dai toni pop / blues – rock è la scintilla capace di innescare, tra autore ed ascoltatore, un legame più solido rispetto a quello, per alcuni versi fine a se stesso, che generalmente si conclude con la fine del disco.
Un pò di padronanza in più di questa nuova via ed il gioco è fatto.

Sito Matteo Toni: www.matteotoni.com/

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