martedì 22 maggio 2012

LOW FREQUENCY CLUB e BLACK LIPS: Sabato e Domenica al Vinile 45 di Brescia

Doppio, imperdibile, appuntamento questa settimana al Vinile 45!

Sabato i LOW FREQUENCY CLUB, Sabato, al Vinile 45 di Brescia, per presentare il loro terzo album, “Mission”! e Domenica si festeggiano i primi due anni di vita del locale nientemeno che con il concerto dei BLACK LIPS che finalmente torna in Italia. L'indie band più pazza del mondo, rivelazione della scena garage rock americana, presenta l'ultimo attesissimo album "Arabian Mountain".
Una serata all'insegna del "flower-punk" dove tutto sarà possibile...


LOW FREQUENCY CLUB
+ Franz Deejay & Disco Not Disco Dj Set

INGRESSO riservato ai tesserati Arci
con un contributo di 5 EURO

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DOMENICA 27 MAGGIO
BLACK LIPS
+ Gringo Star
+ Wearethegang Dj Set

INGRESSO APERTO anche ai NON tesserati Arci
con un contributo di 15 EURO.
Apertura cancelli ore 21:00

21:30 Gringo Star (US)
22:30 BLACK LIPS (US)
23:30 Wearethegang Dj Set



I LOW FREQUENCY CLUB, Sabato, al Vinile 45 di Brescia, per presentare il loro terzo album, “Mission”! Dopo “Low Frequency Club” e “West Coast”, il nuovo lavoro, nato, contrariamente a quanto accade di solito, dalle immagini che i LFC avevano in mente invece che da un insieme di note, presenta atmosfere più cupe ed evocative, pur mantenendo intatte le melodie caratteristiche della band. Preparatevi per un viaggio verso mondi interiori che non pensavate potessero esistere. 


LOW FREQUENCY CLUB
I Low Frequency Club nascono nella primavera del 2006 e si contraddistinguono immediatamente per il loro sound ricco, potente e carico di groove. La band, formata da Giorgi (basso, sampler e cori), Bonito (batteria e sampler) e Yoky (voce, chitarra e tastiere), affonda le sue radici nei classici del funk ma si spinge verso suoni atmosfere electro di matrice DFA con molti accenni alla scena elettronica americana e francese.

Dopo il primo demo e un’intensa stagione di concerti, i LFC presentano l’EP “Emotional Phunk” (12/2006 – Polka Dots) dove la componente funk è ancora preponderante ma i primi innesti elettronici cominciano a farsi sentire.

La svolta arriva con il primo album ufficiale, “Low Frequency Club” (03/2008 – Polka Dots), in cui l’elettronica diventa preponderante. Prodotto da Marco Caldera, coadiuvato da Simone Piccinelli in fase preproduttiva, l’album esce supportato dal video del singolo “The F.Lorenz Lost Dance” con un ottima risposta di critica e pubblico. Questo li porta a suonare un gran numero di concerti in tutta Italia suonando tra gli altri insieme a gruppi come Squarepusher, Meg, zZz, Tunng e Atari.

Nel marzo 2009 esce “Girlfriend Is Better” (03/2009 – Polka Dots), release digitale che contiene tre brani. “Girlfriend is Better”, cover del celeberrimo brano dei Talkin’Heads, un remix firmato NeWavExplorers (a.k.a Mario Conte, già al lavoro con Meg, Atari e molti altri) e “The Box”, la sigla dell’omonimo programma radiofonico di Radio Popolare Network, che lo speaker Tommaso Toma ha chiesto loro di realizzare appositamente. Il tutto è accompagnato dall’esilarante video di “Girlfriend is Better” che entra in rotazione su All Music, MTV Brand New e Qoob Tv e riscuote un grande successo sul web, permettendo alla band di concludere la stagione al meglio a suon di concerti (da ricordare l’ultimo alla Magnolia Parade 2009) prima di lanciarsi nella realizzazione del nuovo full-lenght album.

Il 2010 si apre con l’inizio della collaborazione dei Low Frequency Club con Foolica Records, che vede la pubblicazione in primavera del singolo “Johnny Come Home”, cover del celebre brano dei Fine Young Cannibals a cui si aggiunge la sofisticata “Pools”, primo dei brani inediti a vedere la luce, e due remix della stessa, ad opera di :Kinema: (Uk) e L.A.S.E.R. (Ita).

Prodotto da Mario Conte, registrato e mixato dallo stesso Conte e da Marco Caldera, il singolo è solo l’anteprima del nuovo disco a firma Low Frequency Club, “West Coast” , che esce nel 2010, sempre per Foolica e sempre con lo stesso team produttivo.

Ma il lavoro in studio non si ferma e nell’Aprile 2012 esce anche il terzo album, “Mission”, su Foolica Records/Audioglobe. Nelle otto tracce di cui è composto il disco, che viene presentato ufficialmente proprio questa sera al Vinile 45, le atmosfere si fanno più cupe ed evocative, le sonorità più anni 90 e i ritmi sincopati, talvolta rarefatti, ma senza perdere il groove e le melodie che hanno sempre caratterizzato le produzioni dei Low Frequency Club. “Mission” è nato, contrariamente a quanto accade normalmente, dalle immagini che i LFC avevano in mente invece che da un insieme di note.

Prodotto da Marco Caldera e dagli stessi Low Frequency Club è stato registrato e mixato dallo stesso Marco Caldera e da Lorenzo Caperchi tra il Basement dei LFC e il Kitchen Studio di Missaglia. Il mastering è opera di Giovanni Versari.


A seguire Franz Deejay & Disco not Disco
new wave/elettronica/psichedelia

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In occasione dell'anniversario dei suoi primi due anni di attività, una serata evento aperta anche ai NON TESSERATI ARCI.
Sul palco del Vinile 45 saliranno infatti niente meno che i BLACK LIPS, la storica band americana diventata famosa in tutto il mondo per i suoi live: esibizioni folli, allucinanti, capaci d’infiammare il pubblico tra fuochi d’artificio, nudità e garage rock.
La serata organizzata in collaborazione con la crew di Dj bergamaschi WEARETHEGANG ha l'obiettivo di fare conoscere lo spazio associativo ad un pubblico sempre più ampio.


BLACK LIPS
I Black Lips si incontrano nel 2000 ad Atlanta. La formazione consiste in Cole Alexander (chitarra, voce e armonica), Ben Eberbaugh (chitarra), Jared Swilley (basso) e Joe Bradley (batteria). Il primo album omonimo deve essere inizialmente realizzato nel 2002, ma prima della sua uscita e a pochi giorni dall’inizio del tour, Ederbaugh rimane ucciso in un incidente stradale. La band, nonostante il lutto per la perdita dell’amico, decide comunque di proseguire e, nel 2003, pubblica ufficialmente “Black Lips!” con una dedica speciale allo stesso Ederbaugh. A questo punto i tre rimasti chiamano Jack Hines come sostituto e con lui pubblicano “We Did not Know the Forest Spirit made the Flowers Grow” nel 2004. Il disco, completamente autoprodotto, si mantiene sui binari dell’esordio, un garage punk vintage che la band definisce “Flower punk”. Hines abbandona la band per mettere su famiglia e viene sostituito da Ian Saint Pé che si accasa nei Black Lips in pianta stabile. Tra il 2006 e il 2007 i Black Lips finiscono sulle pagine di Rolling Stone e del New York Times grazie alle performance live all’insegna di fuochi d’artificio, nudità, vomito e addirittura, si dice, galline in libertà sul palco: al South by Southwest del 2007 i Black Lips infiammano il festival con più di dodici concerti nel giro di tre giorni. Il 2005 è l’anno di “Let it Bloom”, terzo album d’inediti, primo e ultimo con la label indipendente In The Red Records. Con il passaggio alla Vice Records e forti della nomea di band live più allucinante del pianeta, i Black Lips licenziano nel 2007 il loro primo disco dal vivo intitolato “Los Valientes del Mundo Nuevo”, registrato in una bettola di Tijuana, in Mexico, e definito da Saint Pé come “assolutamente folle”. Al live segue poi la quarta fatica in studio, “Good Bad not Evil”, pubblicato sempre nel 2007, con cui I Black Lips fanno il loro esordio televisivo su scala nazionale al “Late Night with Conan O'Brien”. La band a questo punto ha una fama ben consolidata e una fan base particolarmente legata ai quattro di Atlanta. Nel 2009, durante il tour in India, rischiano l’arresto per “atti omosessuali” dopo un bacio sul palco tra Alexander e Saint Pé. Rientrati in patria danno alle stampe il quinto album in studio, “200 Million Thousand” : il tour a supporto del disco vede la band impegnata in 122 date tra Europa e Stati Uniti. Da qui devono passare tre anni prima di rivedere i Black Lips in studio. Questa volta però, ad accompagnare i quattro, c’è il produttore Mark Ronson, chiamato per dare forma al nuovo lavoro. “Arabia Mountain” esce a giugno 2011 e segna una piccola svolta nella discografia della band: meno punk e più pop per suoni più curati e ripuliti. Ronson rivelerà poi di essere stato molto vicino alla morte durante le sessioni di registrazione di “Arabia Mountain” a causa di un’intossicazione alimentare dovuta a del pesce crudo avariato mangiato presso un ristorante giapponese vicino allo studio di registrazione, a quanto pare per entrare meglio nello spirito di “Raw Meat”, uno dei sedici pezzi inclusi nella tracklist finale del disco.

GRINGO STAR
Emerso dalla scena indipendente di Atlanta, il quartetto Gringo Star arriva al suo secondo lavoro dopo l’ottimo debutto con “All Y’all”. Intitolato “Count Yer Lucky Stars”, il nuovo disco contiene undici brani di quel Pop perfetto che ti si appiccica addosso sin dal primo ascolto. Basta una volta soltanto che non riuscirete più a staccarvene. Ricco di energia e prodotto dal bravissimo Ben H. Allen (già al lavoro con Gnarls Barkley, Deerhunter e Animal Collective), l’album è il frutto dell’influsso che il rock’n’roll ha avuto verso questi quattro ragazzi polistrumentisti. Esplosivi ed elettrici, i Gringo Star hanno trovato la formula magica in grado di far convivere l’etica punk rock con l’Americana degli anni ’50. Il tutto con una buona dose di psychedelia. Se ci venissero chiesti dei paragoni, più The Yardbirds e The Kinks che The Beatles.

WEARETHEGANG
We Are The Gang è sudore, rock'n'roll, limoni duri sul divanetto, pogo, long island e risate sguaiate. E quando alzi le mani urlando a gran voce Bad Kids, è già finita la serata. Perché qui il tempo passa veloce come lo shake di quella tizia tanto carina, si fa alcolico come il pavimento del locale ed annebbiato come la saletta, acido come i suoni spinti da Pigro e lurido come il cesso degli uomini. E’ battaglia, giù al club. Tamarri rimbalzati, selezione di dischi impareggiabile e direzio ne artistica top. God bless the gang!



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VINILE 45
via del Serpente, 45
zona Ind. Fornaci, Brescia
INFO: 335/5350615 
www.vinile45.com
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