mercoledì 13 aprile 2011

Recensione Pink Holy Days - Nicht

Circolo Forestieri - 2010


Benvenuti negli abissi degli inferni sintetici. Lasciate ogni speranza o voi che entrate.

Premete “play” e vi renderete conto che tali parole non sono una mera esagerazione, ma attenzione: una volta compiuto tale gesto, se riuscirete a fondervi all'interno di questo mondo sonoro, il vostro destino verrà inesorabilmente inglobato dallo stesso.
Non dite quindi che nessuno vi aveva avvertito e non prendete la missione a cuor leggero. Preparatevi, invece, ad apocalittiche atmosfere tecno-industrial dall'animo punk, non prive di infatuazioni per i chitarroni rock ed i ritmi torvamente danzerecci fusi a sensazioni rave. Un mix, questo, capace di suscitare un certo interesse dal punto di vista dell'originalità, ma non sempre riesce a trovare una via esauriente e, pertanto, penalizzato a volte anche dall'ascolto dai volumi / sedi “sbagliate”, perde di efficacia ed integrità.

Non è certo la sostanza o la forma a venir meno, ma frequentemente si sente la mancanza di un certo qualcosa idoneo a far risultare il singolo pezzo totalmente buono. Ciò non toglie, però, che qui la rabbia anfetaminica riesce a trovare sfoghi decisamente godili e fortemente stranianti, fatelo diventare il vostro viaggio mentale della giornata e se potete lasciate che guidi il vostro corpo, dopo non vi resterà che amare questo disco.

_________________________________________________
_________________________________________________

Nessun commento:

Posta un commento