giovedì 14 luglio 2011

FLEET FOXES: 3 date italiane a novembre

La band più celebrata degli ultimi anni, eletta ad unica erede della tradizione folk di Dylan e Neil Young torno in Italia a tre anni dall'ultimo concerto per presentare Helplessness Blues, il nuovo disco che come il precedenre ha fatto gridare al miracolo tutta la critica internazionale; due gemme brillanti che collocano questa formazione di Seattle nel firmamento del rock a stelle e strisce.
Finalmente l'attesa è terminata



+ special guest

IN CONCERTO

Dopo gli straordinari riconoscimenti degli esordi e del nuovo disco (entrambu ritenuti dischi fondamentali dalla critica più esigente di tutto il mondo, da Mojo a Billboard passando per The Independent e Sunday Times), vittorie di premi internazionali e nomination agli awards più ambiti, la partecipazione al Festival più prestiogiosi da Glastonbury a Coachella, la band capitanata dal talento cristallino di Robin Pecknold arriva in Italia per tre concerti attesissimi da chi ama e vorrà scoprire le autentiche atmosfere acustiche  e meditative di un folk rock d'altri tempi.

GUARDA WHITE WINTER HYMNAL DEI FLEET FOXES DAL VIVO DI FRONTE A 100.000 PERSONE ESTASIATE AL FESTIVAL DI GLASTONBURY:



_____________________________________

Giovedì 17 Novembre 2011
Roma – ATLANTICO LIVE

Viale Dell’Oceano Atlantico, 271
Apertura porte Ore: 19.30 - Inizio Concerto Ore: 21.00
prezzo del biglietto: 25 euro + diritti di Prevendita


 Sabato 19 Novembre 2011
Bologna – ESTRAGON

Via Stalingrado, 83
Apertura porte Ore: 20.00 - Inizio Concerto Ore: 21.00
prezzo del biglietto: 25 euro + diritti di Prevendita

Domenica 20 Novembre 2011
Milano – TEATRO SMERALDO

Piazza 25 Aprile, 10
Apertura porte Ore: 20.00 - Inizio Concerto Ore: 21.00
prezzo del biglietto:
poltronissima centrale numerata: 37 euro + diritti di prevendita
poltronissima laterale numerata: 32 euro + diritti di preventia
poltrona numerata: 32 euro + diritti di prevendita
prima balconata: 27 euro + diritti di prevendita
seconda balconata: 22 euro + diritti di prevendita


Biglietti in vendita dalle 12.00 di Venerdì 17 Giugno sul circuito Ticketone e da Venerdì 24 Giugno nelle altre prevendite autorizzate

Informazioni su come acquistare i biglietti:
Ticketone 892 101 www.ticketone.it
Ticket.it 02 54271 www.ticket.it


L'organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati  non presenti nei nostri comunicati ufficiali.


_____________________________________

La stampa internazionale su HELPLESNESS BLUES:

“This album is destined to redraw the parameters, thanks to its sheer scale and detail, and its creators’ refusal to settle for less than they could achieve… This is the great American adventure to end them all.” MOJO – 5 Stars ***** (Album of the Month)

“With Helplessness Blues, Fleet Foxes triumphantly deliver on the promise of their popular debut… What's most impressive about this follow-up is the way that the group manage to make giant strides creatively without jettisoning their core sound.” The Independent – 5 Stars ***** (CD of the Week)

“Glorious… universal and timeless” Uncut – 4 Stars **** (Album Of The Month)

“The sheer attention to detail is dizzying… it's an overwhelmingly gorgeous experience.” The Independent On Sunday – 5 Stars ***** (CD of the Week)

“Helplessness Blues retains all the bewitching hallmarks that made their debut so special, with added depth and variety… Helplessness Blues already sounds like the album that will propel Fleet Foxes to the kind of award-winning success enjoyed by Arcade Fire.” Daily Mail – 5 Stars *****

“Harmonies almost heartbreaking in their perfection… Fleet Foxes second album has to it a shimmering beauty that at times takes your breath away.” Sunday Times – 4 Stars **** (CD of the Week)

“Sublime… is as good a second album as we dared dream it would be.” The Fly – 4 Stars **** (Album of the Month)

“Both mysterious and inviting, Helplessness Blues retains and expands what made their debut so special.” Q – 4 Stars ****

“All the ingredients that made the first album special are still there, but this time Fleet Foxes have developed a fuller,richer, bigger sound.” Sunday Telegraph – 5 Stars
“bigger, bolder, and every bit as brilliant as their debut” The Sun – 5 Stars *****

“A melodically sophisticated, harmonically rich, lyrically reflective collection of songs… Has the charm and enduring power of the great hippy albums of the late 60s and early 70s… This is ambitious music that doesn’t let complexity get in the way of melody.” The Times – 4 Stars **** (CD of the Week)

“Fleet Foxes second album is disarmingly beautiful… They play to and refine their strengths… the melodies just appear to be dripping from them.”
The Guardian – 4 Stars **** (CD of the Week)

“Helplessness Blues is vocalist-songwriter Robin Pecknold's dazzling evocation of early-Seventies rock Eden”
Rolling Stone – 4 Stars ****

“a triumphant follow-up to a blockbuster debut… the record showcases the band's expanded range and successful risk-taking, while retaining what so many people fell in love with about the group in the first place.” Pitchfork – 8.8

_____________________________________


Dai sobborghi di Seattle per conquistare il mondo attraverso una musica apparentemente semplice, acustica e dolcissima. Si potrebbe semplificare in queste poche parole la carriera dei Fleet Foxes (creatura nata dalla mente di Robin Pecknold e Skyler Skjelset, amici e compagni di scuola sin dall’infanzia), probabilmente la band più importante in ambito folk uscita negli ultimi dieci anni di storia musicale.
Con solo due album all’attivo, il folgorante esordio omonimo del 2008 ed il più recente, uscito ad inizio Maggio, intitolato Helplessness Blues, questa band americana ha riscritto completamente le regole della musica folk aggiornandola senza dimenticare le basi che abitano nei dischi di Bob Dylan, Neil Young e Brian Wilson.
Quello che ha lasciato di sasso tutti, critica e pubblico, è la coralità quasi meditativa che si ritrova nelle composizioni di questa straordinaria formazione che, attraverso suoni delicati e raffinati, narra storie e racconta la vita di tutti i giorni in una maniera spiazzante e magica.
Con una coralità d’insieme sorprendente, testi raffinati quanto riflessivi i Fleet Foxes creano atmosfere inimitabili per fascino e ricerca; raccontano con la musica un mondo dove nulla spicca o ha maggiore spazio ma tutto è bilanciato nella sua impalpabile fragilità.
La musica dei Fleet Foxes dipinge paesaggi commoventi fatti di spazi aperti vastissimi, pacifici, dove a dolci colline verdi si alternano strade sterrate che si perdono nelle campagne americane. Non è un caso che spesso il folk-rock di questa formazione venga definito come “rurale” e che l’immagine che il gruppo diede (soprattutto agli esordi) era quello della classica formazione indie-folk con cappelloni a falda larga e barba lunga.
Dopo aver pubblicato in sordina il primo album - semplicemente intitolato Fleet Foxes - per la Sub Pop, la musica della band arriva alle orecchie di Simon Raymonde, proprietario dell’etichetta inglese Bella Union, che decide di pubblicare il disco in Europa intuendo le potenzialità del suono anni ’60 e ’70 che ricorda molto il folk britannico di Donovan, Fairport Convention, Nick Drake oltre che le ovvie basi sonore di “americana”. Ed è ora che il disco, prodotto con le sole finanze della band stessa, esplode come fenomeno in tutto il mondo. Merito di un singolo che unisce il folk, il rock ed una impeccabile melodia pop, è White Winter Hymnal che diventa da subito una hit planetaria.
Basta questo perchè il fenomeno Fleet Foxes esploda e raggiunga il mondo intero con concerti esauriti ovunque, festivals che fanno a gara per accaparrarseli e ovviamente le vendite del disco che decollano facendo del loro esordio addirittura disco d’oro in UK.
Ma Fleet Foxes non è solo quel singolo, tutto il disco d’esordio è davvero “in stato di grazia” e sono tanti quelli che si innamorano delle atmosfere genuine, acustiche e raffinate del combo di Seattle ed è così che il disco diviene un vero e proprio caso internazionale, eletto disco dell’anno per un numero incalcolabile di magazines e siti internet, tra cui spiccano Billboard, Mojo e naturalmente l’influentissimo Pitchfork.
Uscito nella seconda metà del 2008, Fleet Foxes ha creato grandissime attese per il suo successore arrivato a maggio 2011 con il titolo Helplessness Blues, che conferma quanto di ottimo l aband ha messo in mostra nel precedente lavoro in studio.
Questo nuovo disco mostra una ulteriore maturazione compositiva del gruppo che non abbandona i territori nostalgici e rurali che tanta fortuna e fama gli hanno fatto guadagnare, ma anzi rende la sua miscela ancora più organica e compatta grazie ad una maggiore ricercatezza negli arrangiamenti e nei particolari, come l’utilizzo di violini, vibrafoni, fiati. Il risultato è un disco folk-pop sincero in cui la semplicità non è altro che la concreta padronanza dei propri mezzi e la costante voglia di rendere sempre migliore la propria arte.

____________________________________
Sito Internet: www.fleetfoxes.com
____________________________________

Nessun commento:

Posta un commento