domenica 4 novembre 2012

COLAPESCE: il video di Oasi è realizzato dal maestro Pino Caracciolo

Per il nuovo video, il quarto estratto da “Un meraviglioso declino”, Colapesce decide di affidarsi a uno dei maestri della Nouvelle Vague italiana, il documentarista di culto, Pino Carocciolo.
La sfida è molto semplice: prendere un cineasta italiano di vecchia generazione, assente dalle scene da circa 29 anni, e metterlo alla prova delle nuove tecnologie. Per girare il video di "Oasi" è stato utilizzato un iPhone 4s e un'applicazione dal costo di soli 0, 79 centesimi. Un budget inesistente per un clip che vuole essere uno sguardo reale nella vita di due studentesse fuori sede.
Il video è stato montato da Giuseppe Schillaci.

Dopo avere terminato con successo la prima parte della tourneé dedicata a “Un meraviglioso declino”, Colapesce si appresta a portare la sua musica all'estero.
A fine novembre, infatti, il cantautore siciliano suonerà al di là dei confini italiani per due date: a Parigi e Bruxelles.
Nel frattempo continua l'eco della fortunata collaborazione con Meg: “Satellite” è stato uno dei singoli più apprezzati dell'estate appena trascorsa, in rotazione su numerose radio nazionali e locali e trascinata da un bel video per la regia di Francesco Meneghini e Umberto Nicoletti.


Biografia Pino Caracciolo:
Pino Caracciolo è nato a Cassaro (SR) il 9 ottobre 1945. Prende il cognome materno perchè il padre, un militare della marina americana, scomparve prematuramente prima della sua nascita.
Pino inizia la sua attività documentaristica all’età di 17 anni con “Lu scursuni”, opera dedicata alla cosiddetta “Culofia” una sorta di anaconda siciliana che vive nella valle dell’Anapo.
Negli anni 60’ si trasferisce con la madre in Francia dove respira a pieno la nascente Nouvelle Vague, che lo influenzerà notevolmente. Lì conosce Jean Paul Marino, fotografo e suo fedele compagno di vita.
Ha sempre ripudiato i media e la commercializzazione dei suoi lavori, infatti per mantenersi ha sempre fatto altri mestieri.
I suoi Film sono quasi introvabili se non nel circuito dei cineforum e le rarissime retrospettive fatte da cultori e addetti ai lavori. Di seguito i titoli più noti: “Rouge Bière” sul collasso del comunismo nel sud della Francia (1965), “Pachino mon amour” sulle tecniche di lavorazione del pomodoro secco in Sicilia (1967) , “Pazza idea” opera pioneristica sull’abusivismo edilizio in Sicilia (1971).
Scomparso delle scene nel 1973, torna oggi all’età di 67 anni con la sua prima opera in Digitale: il videoclip “Oasi” di Colapesce, con l’auspicio che il lavoro di questo grande maestro venga riconosciuto alla stregua dei suoi colleghi più illustri, uno su tutti Vittorio De Seta.

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