martedì 9 ottobre 2012

Recensione The Churchill Outfit – tCO

Produzioni Dada - 2012

Quando i The Churchill Outfit ufficializzarono per la prima volta il loro smisurato amore per la musica di qualità ne venne fuori un ep di quattro tracce capace di trasudare passione e buoni propositi. Palesati o dall'interessante profumo del “in divenire”, quelle intenzioni hanno cominciato a scavare, in maniera subdola e latente, una certa attesa verso un'opera più completa, consapevole ed esplicativa, tanto che tra un lavoro ed un altro intercorre un breve lasso di attesa ma, senza interpellare il raziocinio, la smania interposta è riuscita a farcelo percepire come un vero supplizio. Alla fine però eccoci qui, dopo un anno, con il pagamento della fiducia investita, ma soprattutto con quello che a tutti gli effetti è un gioiellino artigianale capace di travolgerci con sapori immortali nudi od angolati fino al punto di essere resi irriconoscibili pur mantenendo la fisicità con cui il gruppo si è approcciato in tale intento.

Già, perché l'attrazione fatale per gli anni 70 fa parte del loro DNA e di certo non poteva mancare il suo influsso anche in questo primo full-length, ma stavolta sono andati ben oltre, mostrando con veemenza i frutti dell'adoperarsi verso un sound inedito ed idoneo a mantenere intatta, senza lasciarsi triturare, una certa onestà derivativa.

Ciò che maggiormente marca l'evoluzione sonora del quintetto bresciano è indubbiamente la particolare sensazione di contemporaneità retrò, una sorta di 2012 seventies style, capace di conferire all'aspetto generale lo strato di personalità in più di cui prima si sentiva la mancanza. Tale fattore, ad ogni modo, non è l'unica evoluzione avvenuta, in quanto, sperimentando con le atmosfere psichedeliche a stelle e strisce acide ed allo stesso tempo ipnotico/onirico quanto tremendamente rock, prendono vita flussi dai connotati folk, blues o brit-wave in cui non si percepisce più l'ombra dei toni nostalgici ma si evidenzia, al contrario, la padronanza di ogni aspetto. Gli elementi succitati, oltretutto, divenuti abili nel mostrare ampie aperture verso la melodia ed a rifinire la caratura mediante la calibrazione di luci e ombre sottolineano ancor di più la poca rilevanza dell'argomentare il tutto con i tempi dilatati che il caso sembra richiedere, portandoci così inevitabilmente verso lo sbocciare di un suono imprevedibile. Tale insieme, unitosi a sua volta con le buone doti tecniche dei tCO ed al processo di sottrazione atto a non indebolire le strutture, infatti, riesce a far perdere il concetto reale del tempo e a far diventare la media dei tre minuti di ogni pezzo lo spazio necessario per stabilire una personale percezione della durata del viaggio.

A tutte queste note preziose aggiungiamo infine una produzione più curata rispetto al precedente lavoro, il non ostentato ma presente respiro internazionale o la buona qualità del songwriting ed il gioco è fatto: questa ragionata poco più di mezz'ora fissata in musica diventa a tutti gli effetti motivo di giubilo in tutto il regno. Mostrate quindi la vostra soddisfazione come meglio credete, il momento che aspettavamo è arrivato e di certo non resterà un episodio isolato.




_________________________________________________________
_________________________________________________________
The Churchill Outfit: www.thechurchilloutfit.com
_________________________________________________________

Nessun commento:

Posta un commento