Nati nel 2008 quale classica brit-pop band, oggi The Charlestones tornano con un disco che è l‘ennesima dimostrazione della forza del pop, soprattutto quando è denso di idee ed emozioni.
L‘indie songwriting italiano ha tra le sue fila una nuova e importante realtà.
L‘indie songwriting italiano ha tra le sue fila una nuova e importante realtà.
Sabato 27 Ottobre
THE CHARLESTONES
presentano
"OFF THE BEAT"
URBAN CLUB
Via Aldo Manna, 97 Perugia
THE CHARLESTONES
presentano
"OFF THE BEAT"
URBAN CLUB
Via Aldo Manna, 97 Perugia
infoline: 075 5288591
orario apertura porte: 23.30
ingresso: 10€/8€ se in lista
a seguire:
THE CROOKES (UK)
Dj Set NIKKI (Tropical Pizza/Radio DeeJay)
“Si è trattato di fare i detective, investigare in noi stessi, raccogliere indizi, risolvere il caso e confezionarlo in un disco. Inizialmente ignari, poi consapevoli, fino ad essere certi di aver trovato la pista, quella più giusta. Off The Beat nasce da un percorso simile: una lente d’ingrandimento sugli gli oggetti, i posti, le sensazioni e le persone per cui e di cui abbiamo deciso di scrivere. In poche parole: un film poliziesco da nove puntate in cui, per una volta, lo spettatore non sarà costretto (per forza) a fare il detective.”
Mattia Bonanni - voce.
La mitologia del brit-pop non muore mai, ma il secondo disco dei The Charlestones è anche molto altro. Se l‘esordio “Out From The Blue” rivisitava da un punto di vista personale quarant‘anni di sonorità popular d‘Albione, il nuovo lavoro “Off The Beat” allarga le influenze e racchiude in nove tracce (più una bonus-track) un suono più maturo e personale, inevitabilmente destinato a rimanere ben oltre le mode e i rimandi.
Registrato presso il Moscow Recording Studio di Udine da Davide Croatto, con la produzione artistica e il mix di Davide Massussi (già al lavoro per i due dischi dei Trabant e il primo disco dei Charlestones), “Off The Beat” ha nel titolo un vero e proprio manifesto programmatico di tutto il lavoro. E allo stesso modo la title-track ne rappresenta gli intenti: un brano dal passo poderoso e ritmico, che rapisce all‘ascolto grazie al cantato energico di Mattia Bonanni.
Così fanno le altre tracce, ciascuna con una sorpresa tenuta in serbo e svelata quando meno te lo aspetti. Si va da una ballad malinconica come “Standing in the prima of life“, al pop da manuale di “Energy“ con il suo drumming serrato e le chitarre smeraldine, fino ai richiami sixty di “The girl who came to stay“ con il suo stomp solare e al soul pop di gran classe (con tanto di fiati) della splendida “Eager beaver“.
«In fin dei conti – spiega Mattia commentando la genesi di “Off The Beat” – in questo disco c‘è tutto ciò che amiamo. Non c‘è molto da aggiungere. Emotivamente è stato piuttosto sentito. Ciò rende in qualche modo tutto un po‘ magico, e magica anche l‘attesa di poterlo fare ascoltare a tutti quanti, sapendo che sarà difficile rimanerne delusi».
E difatti è proprio così: nati nel 2008 quale classica brit-pop band, oggi The Charlestones tornano con un disco che è l‘ennesima dimostrazione della forza del pop, soprattutto quando è denso di idee ed emozioni come qui.
L‘indie songwriting italiano ha tra le sue fila una nuova e importante realtà.
Mattia Bonanni - voce.
La mitologia del brit-pop non muore mai, ma il secondo disco dei The Charlestones è anche molto altro. Se l‘esordio “Out From The Blue” rivisitava da un punto di vista personale quarant‘anni di sonorità popular d‘Albione, il nuovo lavoro “Off The Beat” allarga le influenze e racchiude in nove tracce (più una bonus-track) un suono più maturo e personale, inevitabilmente destinato a rimanere ben oltre le mode e i rimandi.
Registrato presso il Moscow Recording Studio di Udine da Davide Croatto, con la produzione artistica e il mix di Davide Massussi (già al lavoro per i due dischi dei Trabant e il primo disco dei Charlestones), “Off The Beat” ha nel titolo un vero e proprio manifesto programmatico di tutto il lavoro. E allo stesso modo la title-track ne rappresenta gli intenti: un brano dal passo poderoso e ritmico, che rapisce all‘ascolto grazie al cantato energico di Mattia Bonanni.
Così fanno le altre tracce, ciascuna con una sorpresa tenuta in serbo e svelata quando meno te lo aspetti. Si va da una ballad malinconica come “Standing in the prima of life“, al pop da manuale di “Energy“ con il suo drumming serrato e le chitarre smeraldine, fino ai richiami sixty di “The girl who came to stay“ con il suo stomp solare e al soul pop di gran classe (con tanto di fiati) della splendida “Eager beaver“.
«In fin dei conti – spiega Mattia commentando la genesi di “Off The Beat” – in questo disco c‘è tutto ciò che amiamo. Non c‘è molto da aggiungere. Emotivamente è stato piuttosto sentito. Ciò rende in qualche modo tutto un po‘ magico, e magica anche l‘attesa di poterlo fare ascoltare a tutti quanti, sapendo che sarà difficile rimanerne delusi».
E difatti è proprio così: nati nel 2008 quale classica brit-pop band, oggi The Charlestones tornano con un disco che è l‘ennesima dimostrazione della forza del pop, soprattutto quando è denso di idee ed emozioni come qui.
L‘indie songwriting italiano ha tra le sue fila una nuova e importante realtà.
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The Charlestones
www.facebook.com/thecharlestones
thecharlestones.bandcamp.com/
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